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targa tastem insema bartolucci

DOMODOSSOLA-07-09-2017- Nell'attesa che la commissione si riunisca per analizzare la richiesta del marchio DeCo (Denominazione Comunale dei prodotti tipici) per gli “Gnocchi all'Ossolana” il suo creatore Sergio Bartolucci, rinomato chef per anni della Trattoria Moncalvese e in seguito del Ristorante Eurossola di Domodossola, che ha lasciato nelle mani del figlio chef emergente Giorgio, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento nel corso della serata di “Tastem Insema”, quando è stato premiato con una targa “per aver rivoluzionato e portato ai massimi livelli la cucina ossolana ispirando una nuova generazione”.

Nella video-intervista ci racconta che nell'ottobre del 1984 la Comunità Montana decise di provare a valorizzare i prodotti dell'Ossola; Francesco Miguidi, il presidente dell'epoca, decise di organizzare la rassegna “Le delizie dell'Ossola” alla quale partecipavano i ristoratori della zona presentando un piatto tipico. “Le ricette a disposizione non erano molte, c'erano questi gnocchi che ho pensato di rielaborare con un tocco di fantasia, e per quella sera pensai di proporre quindi un piatto rielaborato con altri ingredienti: furono un successo, e presero talmente piede che nei giorni dopo il comitato che si era creato intorno alla rassegna decidette di portarli al pasticifio Rogora per avvicinare il grosso pubblico. Su questa ricetta che gli diedi il pastificio Rogora li produsse e li diffuse in tutta l'Ossola, piano piano fece conoscere questo gnocco. Il mio sogno è di farlo diventare una cosa propria del comune di Domo come sono le olive all'ascolana per Ascoli o la pasta all'amatriciana per Amatrice, così che quando si pensi a Domodossola, alla gastronomia dell'Ossola, si pensi agli gnocchi. Sono riuscito a trasmettere l'amore per questo lavoro a mio figlio che ha imparato le tecniche internazionali, insieme li abbiamo portati all'Expo di Milano, a Vico Equense, tra pochi giorni Giorgio riparte per un grosso evento ad Ischia”.

“Continuiamo nella tradizione di mio padre – così Giorgio Bartolucci - “cerchiamo di portare i prodotti locali, non solo gnocchi, ma anche gli Stinchett o la polenta di Beura, i salumi, i formaggi nostrani, per far conoscere la nostra valle al di fuori del nostro territorio. Anche a Ischia Safari, un evento con i 70 migliori chef italiani cui parteciperemo la prossima settimana, faremo conoscere la gastronomia e la produzione locale”.

 

 

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