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DOMODOSSOLA – 2-09-2017- Tavolo tecnico questa mattina

nella sede dell'Unione Montana delle Valli dell' Ossola tra amministratori e esponenti sindacali delle Poste per commentare con soddisfazione l'esito della sentenza del Consiglio di Stato promosso dai comuni contro Poste Italiane per il ridimensionamento del servizio e ha annullato i provvedimenti di riduzione oraria chiusura a giorni alterni degli uffici postali di Antrona Schieranco, Miazzina, Premeno, Bee, Cossogno, Macugnaga e che inoltre, stabilisce che il servizio postale, in quanto universale, va garantito a prescindere da considerazioni economiche e di mercato . Al tavolo erano presenti l'onorevole Enrico Borghi, il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, il presidente della provincia Stefano Costa, rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Il Tar del Piemonte ha accolto il ricorso promosso dai Comuni di Antrona Schieranco, Miazzina, Premeno, Bee, Cossogno, Macugnaga, rappresentati dall’avvocato Alessandra Simone, contro Poste Italiane. La chiusura degli uffici montani viene considerata illegittima dai giudici del tribunale amministrativo. Non viene riaperto solo l’ufficio di Carciano che pure aveva fatto richiesta, dal momento che Stresa viene considerato un Comune solo parzialmente montano. “Si è trattato di un risultato ha detto l'onorevole Enrico Borghi - conseguito grazie all'impegno delle autorità locali con un ruolo importante della Provinicia coordinato dalla Regione. Il ricorso si è imperniato su una serie di impostazioni di carattere legislativo che noi a livello parlamentare abbiamo impostato e che ha visto di fatto bloccare l'originario piano di riorganizzazione delle poste del precedente amministratore delegato delle Poste Francesco Caio e ha aperto un confronto diverso con il nuovo amministratore Matteo Del Fante”. “Questa sentenza ha premiato un lavoro di squadra ben fatto – ha detto il presidente della Provincia del Vco Stefano Costa – che ha visto coinvolto tutto il territorio diversi comuni che hanno ottenuto la riapertura completa del servizio per 18 ore è stata scongiurata l'apertura di 15 ore e 15 minuti. Grazie al comune di Verbania che ha messo a disposizione il servizio di avvocatura. L'impegno è quello di convocare la cabina di regia entro fine mese per fare il punto su tutti i servizi. Servizi pubblici importanti su realtà piccole in territori difficili non saranno mai in attivo dal punto di vista economico quindi devono essere garantiti con l'attivo che viene prodotto in città metropolitane con tanti utenti questo è un principio che deve essere sempre valido in una logica di solidarietà e sussidiarietà nei confronti dei territori marginali che devono avere comunque avere pari dignità nell'erogazione dei servizi pubblici”. “Diamo un giudizio positivo la sentenza – ha detto Antonio Bevilacqua coordinatore Cgil, Cisl e Uil - è frutto di una proposta fatta al governo. La sentenza non è una soluzione definitiva dobbiamo avere la capacità con i Comuni di fare una proposta complessiva del territorio per prevenire i disagi che potrebbero crearsi con il nuovo piano di riorganizzazione. Di risultato eclatante ha parlato anche Liana Righi coordinatore territoriale Slp, Cisl, Vco. La quale è stata però critica verso i vertici del Vco che a suo avviso territorialmente negano le grandi criticità esistenti. Per questo è stato riproposto dalla Slp Cisl lo sciopero delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive dal 5 settembre al 29 settembre. Righi ha espresso qualche dubbio anche su come verrà garantito il servizio prospettato dalla sentenza a causa della carenza del 20 per cento degli operatori di sportello.

Mary Borri