MALESCO-20-06-2018-La Valgrande è stata spesso
soprannominata “valle delle vipere” e la paura della gente locale ha contribuito alla creazione di leggende sul suo conto, come il ritrovamento di un serpente nella culla di un bambino in Val Cavrì o il mito del “Bazalesch”, un rettile dal fiato letale che potrebbe non popolare solo il magico mondo di Harry Potter.
A chiunque sarà capitato, durante un soggiorno a Malesco, di osservare la fontana antecedente alla chiesa parrocchiale del paese e il gigantesco animale che la abita, immobile, impossibile da non vedere. Questa scultura, dell'artista milanese Luca Di Francesco, è una rappresentazione del Basilisco, basata sui racconti di coloro che sostengono si siano imbattuti in questa creatura leggendaria: quattro zampe, una lunga cresta sul dorso, zanne scoperte e lingua biforcuta al di fuori, con fare sprezzante, di sfida, come se stesse per attaccare una preda. Molte sono le testimonianze relative a questo mostro, c'è che dice che ti ipnotizza e addormenta con lo sguardo, chi invece sostiene che il suo alito sia letale, chi entrambe le cose. Addirittura diversi affermano di esser riusciti a scampargli soltanto rivolgendosi al cielo e pregando, un attimo prima il basilisco era di fronte a loro, a fissarli, l'attimo dopo scomparso misteriosamente. Ma del resto, certi animali esistono solo nella nostra immaginazione e nelle storie di libri fantasy per ragazzi, forse.


