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VCO- 12-07-2018- La Cassazione approva. E' legittima la richiesta del Vco di passare alla Lombardia attraverso un referendum. Lo ha sancito stamane la Corte Costituzionale dopo avere analizzato le domande pervenute insieme alle 5300 firme dei residenti, ora ci dovrà essere un passaggio nel consiglio dei ministri, che emanerà un decreto che dovrà essere firmato dal presidente Mattarella. I tempi saranno di tre mesi, dopodichè ci saranno altri tre mesi per indire la consultazione referendaria. Ma si potrebbe ottenere per decreto una proroga che riduca le spese accorpando il referendum alle prime elezioni, ovvero a quelle regionali del prossimo marzo. Questi i passaggi illustrati oggi dai membri del comitato Diamoci un taglio, dal presidente Valter Zanetta, dal suo vice Luigi spadone, dai sindaci di Borgomezzavalle Alberto Preioni e di Crodo Ermanno Savoia, tutti molto soddisfatti per l'inatteso, nei tempi, decreto della Cassazione. “Oggi è una giornata importante per il Comitato e per tutte le persone che hanno sottoscritto la petizione- ha detto Zanetta- ora dobbiamo far lievitare questa iniziativa, che è nel pensiero della gente, che ci è stata tanto di spinta per questa iniziativa. Ringraziamo il consiglio Provinciale che ha approvato all’unanimità questa proposta. Si segna la storia, ora avremo il passaggio della firma del Presidente della Repubblica. Abbiamo fatto crescere questa volontà popolare, questo concetto di autodeterminazione. Comunque andrà a finire, la spinta politica di questo territorio dovrà sensibilizzare enormemente il Piemonte, credo che la sensibilizzazione per un' iniziativa di questo genere deve arrivare. Chiamparino definì questa una boutade, così forse anche Reschigna. I passi sono stati fatti, tutti all'interno della costituzione. Ora costituiremo un comitato scientifico che andrà ad inquadrare quelli che sono i confronti tra quanto succede in Lombardia e in Piemonte per poter sensibilizzare il territorio. Dopo anni che faccio politica ho provato oggi una sincera emozione, così come quando abbiamo depositato in Cassazione la domanda. Questa del referendum è una pagina storica, siamo sicuri che ne derivino dei vantaggi per il territorio e per la nostra gente. Dobbiamo far lievitare questo concetto che racchiude le essenza della politica di oggi, col venire meno delle ideologie, quando valgono i concetti di autodeterminazione di territorio di risposte immediate alla gente”.Spadone ha quindi dichiarato: “Un sogno ora è diventato realtà, possiamo fare il referendum, un passaggio importantissimo per il territorio, che alza la testa. Qui quello che il popolo deciderà sarà quello che si andrà a fare. Se vincerà fortemente il si il passaggio alla Lombardia sarà necessario. Il passaggio più ostico era quello della Cassazione, che ora ha sancito la legittimità della richiesta. Ora ci sarà un passaggio nel consiglio dei ministri e poi la firma del presidente, tre mesi massimo per questo e poi tre mesi per indire il referendum. Vedremo se si poter slittare in primavera con le lezioni regionali. Si abbatterebbero i costi, le votazioni saranno nei vari comuni. I soldi saranno anticipati dai comuni, non sarà questo un ostacolo. Non ci aspettavamo di avere stamane la decisione”.