TOCENO- 14-07-2018- La Val Vigezzo ha da
oggi una nuova Pinacoteca dedicata alla dinastia di pittori Giorgis, allestita all'interno dello storico edificio in località Case del Prato, una piccola enclave del territorio di Toceno nell'abitato di Santa Maria Maggiore. Questa mattina è avvenuta l'inaugurazione con il taglio del nastro, alla presenza dei sindaci di Santa Maria Maggiore e Toceno, Claudio Cottini e Tiziano Ferraris, dello scrittore Benito Mazzi che ha ripercorso aneddoti e storia dei pittori Giorgis, di Monica Mattei, funzionaria del comune di Santa Maria Maggiore e soprattutto di Franco Amodei, al quale si deve l'allestimento della Pinacoteca. Amodei, che da 29 anni svolge l'attività di maestro "legnamaro" presso la scuola di Belle Arti Rossetti Valentini ha ereditato, dopo la recente scomparsa della cugina Rosa Giorgis, lo sterminato patrimonio artistico della famiglia di pittori vigezzini Giorgis e ha deciso di condividerlo con la comunità attraverso una mostra. La pinacoteca privata è allestita nei due locali che un tempo erano lo studio dei pittori, nel sottotetto della casa vigezzina dai tratti un po'provenzali, appartenuta a Francesco " Cek " Giorgis, del quale Franco Amodei è nipote. Il tavolo di lavoro e il cavalletto del " Cek" sono conservati in una stanza della pinacoteca, insieme ai suoi celebri ritratti, ma anche i paesaggi, una dedica da parte dell'amico, il pittore Carlo Fornara, e i disegni a carboncino, alcuni dei quali erano in stato di degrado ma Amodei è riuscito a ricomporli su compensato. Tra i tanti oggetti in mostra, libri e matite usate dai pittori Giorgis e una teca che conserva la pipa originale appartenuta al grande artista Enrico Cavalli. La discendenza del casato Giorgis ha inizio con Francesco Giorgis , "Ghilin" ( 1828-1903), del figlio Silvio, scomparso a 22 anni, di Giuseppe Antonio, padre del pittore Francesco " Pantona" e di Dario. Quest'ultimo fu allievo della Reale Accademia Albertina di Torino, tanto che la mostra include un quadro che ne riporta il timbro. Dario fu anche il padre di Francesco " Cek" l'ultimo esponente del casato Giorgis. I ritratti esposti coprono un arco temporale che va dal 1790 ( un ritratto eseguito da Giacomo Rossetti ) fino alla seconda metà del 1900. Accanto alle opere più antiche figurano i pregevoli lavori di legno intagliato dallo stesso Amodei.
La mostra si può visitare solo su prenotazione per un gruppo minimo di dieci persone.
Elisa Pozzoli


