DOMODOSSOLA- 14-07-2018- Dopo " Il bacio di Rodin" è tempo di una nuova grande mostra a Palazzo San Francesco, grazie al comune di Domodossola, in collaborazione con la Fondazione e l'Associazione Ruminelli, la Fondazione Comunitaria del VCO e l' Associazione Musei dell'Ossola. "De Chirico De Pisis. La mente altrove" si preannuncia già un successo, segnando l'inizio di un nuovo corso per i Musei Civici domesi. 

Questa sera è avvenuto il taglio del nastro alla presenza delle autorità, preceduta dalla presentazione  presso la Cappella Mellerio in piazza Rovereto. Erano presenti il sindaco Lucio Pizzi, l'assessore alla cultura Daniele Folino, il curatore Antonio D'Amico, il presidente della Fondazione Ruminelli Antonio Pagani, e il presidente della Fondazione Comunitaria del VCO, Maurizio De Paoli.

La mostra sviscera il tema della "mente altrove", del sogno, fil rouge anche della seconda edizione di "Domosofia" la rassegna culturale  in programma a Domodossola, nella terza decade del mese di settembre. 

D'Amico ha curato  un'esposizione innovativa che pone i maestri De Chirico e De Pisis, due tra i più grandi protagonisti dell'arte del Novecento, per la prima volta a confronto con le nature morte del Seicento Napoletano, in particolare di Giovanni Battista e Giuseppe Recco e di Giovanni Battista Ruoppolo. Le opere di questi ultimi hanno ispirato De Pisis e non solo, tanto che De Chirico in visita al Prado nel 1929 scrisse alla sua Cornelia confessandole che " la vista della pittura antica, le opere dei geni passati mi ha di nuovo esaltato". In mostra nella selezione curata dal nuovo Conservatore dei Musei Civici, si possono ammirare tele che raffigurano i temi tipici del loro repertorio: le nature morte, animate per De Pisis e inanimate in De Chirico, le vedute cittadine, i ritratti in cui i due pittori comunicano una personale percezione del tempo, inteso come un eterno presente. Per la prima volta a Palazzo San Francesco si possono vedere  due magnifiche nature morte di De Pisis raffiguranti ostriche, affiancate a una grande natura morta con pesci, eseguita negli anni trenta del Seicento da Giovanni Battista Ruoppolo, artista napoletano e maestro nel genere  della natura morta caravaggesca. Inoltre un vaso con fiori di montagna dipinto da De Pisis ad acquarello su carta è affiancato ad una realistica tela con un vaso di fiori realizzato  da Giuseppe Recco a Napoli, qualche anno dopo la morte del Caravaggio.  A coronare questo percorso espositivo fatto di quaranta opere , provenienti da collezioni private da tutto il mondo,  la celebre Natura Morta di Giorgio Morandi, che fu del critico Carlo Ludovico Ragghianti  e che completa la visione metafisica dell'insieme.   "Ritengo sia la celebre "Piazza Italia" dipinta da De Chirico nel 1952 a rappresentare l'immagine della mostra perché ne racchiude il linguaggio" spiega  Antonio D'Amico.  "Invito i visitatori ad acquistare il bellissimo catalogo che racconta la mostra e illustra la storia di Palazzo San Francesco. Finanziare il catalogo significa finanziare anche le prossime mostre. Stiamo già pensando ad una grande mostra invernale" aggiunge Daniele Folino. 

L'evento coinvolge anche le scuole medie statali domesi con un percorso ad hoc realizzato proprio per i ragazzi che accompagnati dai docenti possono conoscere  e apprezzare l'esposizione, esprimendo anche la loro creatività attraverso un progetto coordinato dall'insegnante Anna Mansi. 

Interessante anche la collaborazione con la Ferrovia Vigezzina che permette a tutti i viaggiatori di visitare la mostra con uno sconto speciale: presentando il biglietto della Ferrovia Vigezzina- Centovalli, si può acquistare il biglietto dell'esposizione a 4€ anziché 5€.  

La mostra rimarrà  aperta fino al 31 ottobre 2018 con i seguenti orari, grazie anche alla collaborazione con il personale dell' Associazione Musei dell'Ossola: 

Mercoledì e giovedì 10-14   Venerdì e domenica 10-12 e 16-19   Sabato 10-14      17-21 

Elisa Pozzoli