VILLADOSSOLA- 13-08-2018- I 18 milioni di canoni idrici
che lo Stato assegna al Vco ma che il Piemonte si tiene e non da, ed il fatto che, con questa legge elettorale, il Vco è praticamente impossibilitato dall'eleggere un proprio rappresentante nel consiglio regionale. Sono questi i due nodi cruciali che hanno fatto da sfondo al partecipato dibattito, moderato dal presidente del Vco Stefano Costa, tra il vicepresidente Regionale Aldo Reschigna ed il presidente del Comitato promotore del referendum Valter Zanetta. I due si sono affrontati anche con dati e cifre, Zanetta ha ammesso che l'elaborazione delle relazioni del “comitato scientifico” che sta confrontando i dati tra le due Regioni è in ritardo, preso alla sprovvista dalla veloce fissazione del referendum al 21 ottobre, ma che preso ci saranno: “È una questione che però non può essere buttata in caciara- ha detto Zanetta-deve essere politica alta. I partiti non devono entrarci. Che valga la costituzione, e che valga il messaggio che le Province le vogliamo. Speriamo che passi questo messaggio a livello nazionale”. “Nessuno è così sciocco da negare le relazioni di questo territorio con la Lombardia- ha detto Reschigna- ma sono le stesse del Piemonte, del Vallese e Ticino, perché siamo un territorio di cerniera, che unisce, e che deve sfruttare la pluralità di queste relazioni. Il sogno che ha portato alla creazione della provincia del Vco sta scemando per le difficoltà che hanno le Province e per l’incapacità del territorio di pensare il suo futuro. Alle forze politiche chiedo di esprimersi, perché è una decisione importante e cosa sta a fare se no la politica. Basta col rapporto diretto con la gente. Abbiamo bisogno di forze politiche che devono assumersi la responsabilità di quello che decidono. I dati dicono che non è vero che siamo di fronte al paradiso rispetto all’inferno. C’è difficoltà del Piemonte rispetto alle periferie, delle differenti esigenze. Su questo certamente c’è un deficit.
Chiamparino non ha detto ci vediamo dopo il referendum, vengo a settembre nel Vco a dire gli impegni concreti del Piemonte per il Vco. Che non sia solo un dibattito su quanti milioni di euro la Lombardia lascia a Sondrio, ma anche sullo sviluppo economico del territorio, il superare la potenziale mancanza di rappresentanza del territorio alle prossime elezioni regionali”.
Incisivo Zanetta nello spiegare i motivi della promozione referendaria: “Se stessimo bene non ci saremmo mai sognati di dire che le cose non vanno”. Ricordando poi tutto l'iter che lo portò nei primi anni 2000 insieme ad altri parlamentari ad introdurre il ristorno dei canoni idrici per il Vco, che è stato ricordato, nasceva già con problemi di cassa. Purtroppo l'iter per avere stabilmente quei fondi si è arenato in Piemonte, nonostante il Vco nella precedente legislatura avesse quattro consiglieri, tra cui un presidente del consiglio, ed in questa legislatura, con la vicepresidenza regionale”.


