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meeting mostra domodossola

RIMINI- 26-08-2018- L’edizione 2018 del Meeting di Rimini, intitolata “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”, ha avuto diversi protagonisti ossolani. I relatori di due fra i 148 incontri della kermesse riminese provenivano dalla nostra zona, mentre una fra le 14 mostre ospitate nei padiglioni della Fiera tra il 19 e il 25 agosto ha molto a che fare con Domodossola. “I millenni per l’oggi. L’archeologia contro la guerra: Urkesh di ieri nella Siria di oggi”, è il percorso espositivo che racconta come gli scavi archeologici dell’antica città siriana di Urkesh hanno costituito per le popolazioni locali, investite dalla guerra civile, un’occasione per riscoprire la propria identità, resistere alla paura del terrorismo islamico, recuperare l’unità superando le divisioni ed anche sviluppare nuove attività economiche; è stata realizzata da Giorgio Buccellati e da sua moglie, Marilyn Kelly – Buccellati, insieme a Stefania Ermidoro e Yasmine Mahmoud. I coniugi Buccellati, archeologi di fama mondiale, sono ormai di casa a Domodossola; già 4 anni fa una loro mostra sugli scavi archeologici in Siria, realizzata per il Meeting, vi approdò nel periodo autunnale. Anche questa dovrebbe arrivare nei prossimi mesi in città, ma non è tutto; alcuni dei pannelli della mostra parlano proprio di Domodossola, perché Buccellati ha promosso, nello scorso anno scolastico, un rapporto diretto fra la nostra scuola media a indirizzo musicale “ex – Giovanni XXIII” e una scuola siriana. Partendo da alcuni collegamenti via Skype, gli studenti ossolani hanno composto quattro brani dedicati alla Siria e i loro coetanei siriani hanno preparato un video che li ritrae mentre suonano tra le antiche rovine di Urkesh. I brani musicali nati nelle nostre aule e il video dei ragazzi siriani sono parte integrante della mostra.

La sera di venerdì 24 agosto Mauro Prina, Director of Thermal Dynamics presso la “SpaceX” di Los Angeles, ha tenuto un incontro sul tema “Odissea su Marte”. Prina, originario di Baceno, si è trasferito negli USA nel 1998, ha conseguito il dottorato di ricerca a Chicago, è stato assunto nei laboratori della NASA a Pasadena per poi passare alla “SpaceX”, l’impresa creata da Elon Musk per progettare viaggi spaziali a costi sempre inferiori e, addirittura, permettere all’uomo di colonizzare Marte. Al Meeting ha raccontato il suo lavoro quotidiano, il rapporto con i colleghi e compagni di lavoro, la necessità di non lasciarsi bloccare dalla paura degli errori, di imparare anche da essi. Dopo aver concluso l’incontro, in cui ha risposto a diverse domande del pubblico, Prina si è intrattenuto con i familiari ed amici presenti ma poi è stato “catturato” dalla band “Blues4People”, di cui ha fatto parte quando ancora viveva in Italia; ha impugnato il trombone ed ha suonato a fianco di due suoi parenti e di un amico ossolani, membri della stessa formazione italo - americana, insieme ad un loro amico aronese. Per la cronaca, quella sera nello spettacolo “The Last Blues” ha suonato anche Lou Marini, grande sassofonista, fra i protagonisti del film “The Blues Brothers”, amicissimo dei “Blues4People”.

Mauro Zuccari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ultimo giorno del Meeting, sabato 25 agosto, ha visto l’insegnante ossolano Giovanni Godio moderatore dell’incontro sul tema “ ’68 e oltre. “Bisogna gettare il proprio corpo nella lotta”: Pasolini e il Sessantotto”. Laureato alla Cattolica di Milano con una tesi in Filologia Italiana, Godio insegna Italiano e Latino in una scuola milanese. Nell’incontro al Meeting ha introdotto l’illustrazione, svolta da Pietro Bocchia, sulla figura di Pasolini nel quadro degli eventi di 50 anni fa, cui il Meeting ha dedicato una mostra. Lo studio condotto da Bocchia, Godio e altri giovani costituisce un approfondimento all’interno del percorso della mostra.