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SANTA MARIA MAGGIORE - 17-09-2018 - La Giunta di Santa Maria Maggiore, ha approvato nei giorni scorsi uno schema di convenzione con la Ferrovia Vigezzina, per la "razionalizzazione dei passaggi a livello". La nuova normativa, che entrerà in vigore nei prossimi mesi, imporrà infatti rigide misure di sicurezza tra le quali il divieto di mantenere passaggi a livello protetti dalla sola Croce di Sant’Andrea, salvo che il treno si fermi in corrispondenza di ogni attraversamento per verificare che risulti libero da utenti. Lungo la tratta della Vigezzina, ci sono 89 i passaggi a livello, di questi, 51 sarebbero soggetti all’obbligo di fermata perché non dotati di impianti. "L’ipotesi che il treno effettui 51 soste lungo la linea, evidentemente annulla l’efficacia del servizio di trasporto, rendendolo sostanzialmente inutile. Un'eventualità che comprometterebbe l’esistenza stessa della Ferrovia, con un rilevante danno per tutta la collettività della Valle", si legge nella delibera di giunta che riconosce come "necessario attuare rapidamente un piano di razionalizzazione degli attuali passaggi a livello che preveda, da un lato, l’installazione delle misure di protezione per i passaggi protetti solo da Croce di Sant’Andrea e, dall’altro, la formalizzazione della dismissione dei passaggi a livello non più utilizzati o scarsamente utilizzati". Stando al piano presentato al Comune dalla Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, a Santa Maria Maggiore verranno dismessi i passaggi a livello di Prati (km 18+850) e quello dopo Villa Castiglione (km 20+431), mentre alla fermata di Buttogno è previsto un intervento alle barriere automatiche. Altri accordi sono evidentemente previsti con gli altri comuni interessati per regolamentare i punti di attraversamento.
"Relativamente alle chiusure parliamo di passaggi a livello non più utilizzati o distanti pochi metri da altri attraversamenti - precisa il direttore della Vigezzina, Daniele Corti - . Questi interventi vanno infatti visti nell'ottica del continuo miglioramento della sicurezza sulla linea ferroviaria che mettiamo in pratica da anni, ogni giorno".      

Antonella Durazzo