DOMODOSSOLA - 21-09-2018 - Chi era davvero Audrey Hepburn
dietro le lenti della diva hollywoodiana? A questa domanda ha risposto oggi a "Domosofia" il figlio secondogenito della celeberrima protagonista di "Colazione da Tiffany", " Sabrina" e "My fair Lady" . Luca Dotti, nato dal secondo matrimonio dell'attrice con lo psichiatra italiano Andrea Dotti, ha regalato un ritratto inedito della madre, fatto di tenerezza, sensibilità, lontana dagli sfavillanti luccichii cinematografici di un mondo di celluloide a cui lei ha volentieri rinunciato per amore della famiglia. Attraverso immagini e fotografie private di Audrey Hepburn, Luca ha raccontato sua madre, dialogando con Maria Fiorenza Coppari, direttrice del festival. Per la prima volta nel capoluogo ossolano, Dotti ha avuto la sorpresa di incontrare poco prima della conferenza, un compagno di scuola del padre Andrea: il domese Luciano Bertani. Già, perché il futuro marito di Audrey Hepburn, frequentò proprio il liceo Rosmini di Domodossola nel 1954. Domodossola per il figlio dell'attrice è una delle tappe dei viaggi in treno da Roma verso la Svizzera, dove a Morges, a Villa Paisible, l'icona del Novecento stabilì la propria ultima residenza terrena. " La cosa a cui mia madre teneva di più era essere una madre presente e per questo rifiutò anche grandi parti e chiuse le porte a Hollywood" racconta Luca Dotti che oggi presiede la Fondazione Audrey Hepburn che si occupa di bambini in difficoltà. La Hepburn infatti fu ambasciatrice dell'Unicef e si impegnò in prima persona in progetti umanitari nei paesi del terzo mondo. Nel libro scritto insieme a Luigi Spinola, "Audrey mia madre" ( Mondadori) il figlio ne racconta la vita privata, la sua passione per la cucina, per la vita semplice e gli affetti.


