DOMODOSSOLA - 17-10-2018 - Referendum: registriamo un intervento di Bernardino Gallo, presidente del gruppo SOS Ossola-Cusio-Verbano e già presidente dell'USSL 56 Ossola.
"Esattamente un anno fa come gruppo scrivemmo un comunicato col quale invece che farlo mediante un atto del consiglio provinciale, invitavamo gli elettori residenti nel VCO ad andare a firmare per il referendum e farlo senza una connotazione partitica. Tra l’altro era una strada agevolata da una Legge anche se abbastanza incasinata e con qualche sintomo di rigidità probabilmente di non trasparente legalità, consentiva un percorso che altre scelte spesso evocate ripetutamente in passato come l'Ossola autonoma con l'UOPA, la zona franca, il passaggio alla Svizzera, in tempi più attuali la provincia autonoma ma vera e non "tarocca"come quella realizzata senza risorse e senza potere adeguato. Con la Lombardia avremo le risorse dei canoni idrici e l’autonomia. Il passaggio alla Lombardia ha maggiore concretezza rilevando che le nostre esperienze e frequentazioni storiche, culturali, sanitarie e di trasporti come la linea ferroviaria del Sempione e altre ancora, sono con la Lombardia e non col Piemonte i cui capoluoghi sono Milano, molto ben servito con i trasporti, distante 125 km da Domodossola mentre Torino 180, servito malissimo. Salvo rarissime eccezioni il VCO è stato, da qualche tempo, solo oggetto di veri e propri furti come l'energia idroelettrica, con pesanti gravami sul territorio tra dighe e tralicci e la negazione di un ristorno adeguato sui "canoni idrici" come la Lombardia fa con provincia di Sondrio. Il VCO è stato sempre dimenticato dal Piemonte salvo due presidenti. Uno fu Aldo Viglione, nel periodo dell'alluvione in Ossola del 1978 il quale, oltre a una presenza continua sul nostro territorio, finanziò notevoli opere realizzate a regola d'arte da parte di progettisti e imprese locali serie, opere che ancora oggi rappresentano una garanzia contro i danni di alluvioni di una certa entità. Il secondo fu Vittorio Beltrami, omegnese, che operò notevoli decentramenti di servizi nel territorio, compresa quella che è poi diventò competenza di ARPA con una struttura nel Cusio che l'attuale vice presidente regionale Reschigna ha consentito di smantellare nel colpevole silenzio generale tranne che del gruppo SOS. Il mio personale e caldo invito, a nome anche del gruppo SOS di cui sono presidente, è di non disertare il voto e votare liberamente e secondo coscienza, nonostante che tale iniziativa si sia eccessivamente connotata d’essere di parte, anzi di una parte di parte. Anche per tale motivo sarà quasi impossibile raggiungere il quorum di partecipanti necessario oltre al fatto che potrebbe essere messo in discussione anche se superato per interpretazioni restrittive sull’esito che taluno, non si sa se a torto o ragione, indica in un SI non inferiore al 100% dei partecipanti comunque con un’unità maggiore della metà degli aventi diritto. Andiamo a votare perché questa mobilitazione potrà essere utile per successive battaglie limitate all’Ossola e alla val Cannobina, se i votanti del Cusio e del Verbano non saranno numerosi. Gli elementi di valutazione sono semplici e sotto gli occhi di ciascuno di noi come le evidenti radici storiche come la rocca viscontea di Vogogna, la cava del marmo rosa di Ornavasso con la quale si costruì il duomo di Milano, le isole del Lago Maggiore che sono denominate Borromee. Non ascoltiamo gli inviti di chi si è svenduto a un neo centralismo che affossa la periferia e la montagna, andiamo a votare e non nascondiamo la testa nella sabbia come gli struzzi".


