DOMODOSSOLA- 18-10-2018- “I sindaci dei comuni dell'Ossola
chiedono l'autonomia politica ed amministrativa della zona e “Unanimi prospettano l'autonomia amministrativa nell'annessione alla regione lombarda ove convergono gli scambi economici e culturali e da dove direttamente sono collegati per le rapide e naturali vie di comunicazioni”. Il documento che riportiamo è firmato Ettore Tibaldi, già presidente della giunta provvisoria della Repubblica Partigiana dell'Ossola ed all'epoca, era il '47, sindaco di Domodossola, ed è contenuto nel libro scritto da Uberto Gandolfi intitolato “Milan l'è un grand Milan- il Vco in Lombardia” in cui si spiega anche che “Le prime istanze provenienti principalmente dal Verbano e dall’Ossola di essere autonomi, e magari in Lombardia, risalgono all’immediato dopoguerra, durante il periodo dell’Assemblea Costituente, come traspare dal carteggio avvenuto nella primavera del 1947 tra l’ex podestà di Intra Giuseppe Antonio Ceretti e l’ex presidente della Giunta provvisoria di Governo della Repubblica Partigiana dell’Ossola Ettore Tibaldi.
In quell’epoca sorsero subito il “Comitato provvisorio per l’autonomia ossolana” e dopo di questo il “Comitato per la Provincia Azzurra dell’Alto Novarese”, costituitosi nel Verbano ad opera di industriali e commercianti del luogo, che proponeva anche l’annessione alla Lombardia. In quel periodo al centralismo dell’organismo provinciale rispose con la creazione dell’Eccabo (Ente di Collegamento fra i Comuni dell’Alta e Bassa Ossola) mirato a costituire un consorzio di Comuni dell’Ossola per qualsiasi necessità o istanza autonomistica”. Il documento può portare a riflessioni sul prossimo referendum di domenica 21 ottobre, notando una situazione ben diversa dall'attuale sul fronte politico. Rimane uguale la geografia.




