
PREMOSELLO - 18-10-2018 - Una nuova puntata nell'ormai annosa questione del parco giochi di Premosello: ieri la Corte D'Appello di Torino ha rigettato il ricorso depositato dal Comune e dall'Assicurazione contro la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Verbania che, oltre a chiedere lo smantellamento del parchetto che disturbava il sonno di alcuni residenti, condannava l'ente al pagamento in favore della parte vittoriosa di circa 10.000 euro.
"Le sentenze ovviamente si rispettano, ma si possono non condividere" afferma il sindaco, Giuseppe Monti annunciando che l'amministrazione nei prossimi giorni valuterà se depositare un ulteriore ricorso in Cassazione. Decisione che verrà assunta anche in funzione del futuro utilizzo dell'area che in questi mesi è stata oggetto di una precisa progettualità.
"Un commento a caldo da parte mia è sicuramente di delusione e di amarezza, per una sentenza che non interessa solo Premosello ma tutti i comuni italiani - scrive Monti -, una limitazione di fatto al gioco dei bambini nei centri abitati, della quale dovranno tener conto anche i singoli piani regolatori. Ripeto le sentenze vanno rispettate ...anche se talvolta diventa difficile condividerle".
Dura la reazione dei consiglieri dell'opposzione Massimo Macchi, Piera Magistris ed Elio Fovanna: "Per parte nostra non siamo affatto sorpresi dell’esito del giudizio, considerato che da oltre due anni andavamo dicendo che i contribuenti rischiavano seriamente di dover, al tempo stesso, veder rimosso il parco giochi e dover pagare un conto salatissimo in termini di spese legali e giudiziarie. Tutto ciò è puntualmente avvenuto - scrivono in un comunicato -. Ad oggi nostre stime prudenziali ci portano a dire che il salasso per i cittadini, tra primo e secondo grado, si aggira intorno ai 60.000 euro". Per i consiglieri la spesa è attribuibile alla scelta definita suicida della maggioranza che avrebbe agito per conservare il consenso elettorale: "Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane illustreremo in dettaglio i contenuti della sentenza e le proporzioni numeriche della sconfitta, ma chiediamo fin d’ora che siano gli esponenti della maggioranza a pagare il prezzo finale delle loro follie" concludono i consiglieri.


