
DOMODOSSOLA- 22-10-2018- Dismessa la felpa d’ordinanza con cui hanno fatto la campagna elettorale Valter Zanetta e Luigi Spadone hanno fatto una pubblica analisi del referendum lunedì pomeriggio all'Hotel Corona, lanciando una nuova iniziativa che prevede la proposta di una legge regionale per il Vco, a cui devono essere concesse le stesse prerogative di Sondrio, oltre che la possibilità di eleggere due consiglieri regionali: “E' stata comunque una festa per la democrazia -ha spiegato Spadone- non siamo esaltati ma neanche abbattuti. Senza spinta politica era quasi inevitabile non raggiungere il quorum, anche se è stato un referendum trasversale, della gente, ma una collocazione politica c’è sempre. Il risultato è al di sotto del 50%, ci siamo fermati al 33%, abbiamo avuto quasi 40 mila si, che non è proprio poco. Ci siamo andati vicino, se consideriamo che il 30% degli elettori italiani è disamorato della politica...
Il 33% è molto se pensiamo che un anno fa in Lombardia per l' Autonomia della Regione ha votato il 38%, e con una propaganda ben migliore della nostra e per una cosa anche più importante. Noi siamo partiti di corsa, perché il decreto ci ha fissato due mesi di tempo, poi c'erano tutti i vincoli della par condicio e nessun comitato del ‘No’, che non ha permesso al dibattito di elevarsi come avremmo voluto. Non è un risultato da buttar via. Emerge che il territorio è diviso, in Ossola il 34% degli elettori dice Si, sul Verbano il 24 % e nel Cusio poco sopra il 17%.
Per adesso la parentesi della Lombardia si ferma, vedremo in futuro, ma non si chiude totalmente, 40 mila voti sono un segnale dato alla Regione. Sono state fatte promesse che devono essere mantenute, e qualcuno ha parlato di autonomia anche a pochi mesi dalle elezioni, ma è un monito anche per chi arriverà dopo, chi amministrerà il Piemonte, che deve riconoscere questo territorio e questi elettori con le specificità che ha la provincia di Sondrio, rappresentanza, canoni idrici e sconto benzina. Presenteremo una proposta di legge come consiglieri provinciali e ne abbiamo già parlato anche con il candidato presidente Arturo Lincio. E’ doveroso ripartire da qui per rispetto ai 40 mila voti ricevuti. Al di là di tutto non credo che chi non ha votato sia così contento di come il Piemonte ci ha trattato in questi anni. Il risultato è sotto le aspettative, ma ci abbiamo creduto sino in fondo cercando di mantenere alto l umore. Siamo partiti con 5 mila firme e abbiamo moltiplicato per otto con i 40 mila voti a favore. Se si guardano i referendum nazionali abbiamo comunque avuto un buon risultato, è stata una campagna fatta in mezzo alla gente. Sfidiamo chiunque a portare 40 mila voti per qualunque iniziativa su questo territorio... Se avessimo votato con le comunali forse il quorum sarebbe stato raggiunto. Abbiamo smosso davvero la gente e visto anche qualche aire che è venuto a votare”. “Grazie a tutti gli amici del comitato che si sono mossi per ottenere questo risultato- così Zanetta- abbiamo fatto di tutto per metterci il freno, non è un fatto normale ma si incardina nella storia, ci siamo messi nella fila di personaggi molto più dignitosi di noi che hanno seguito questo obiettivo. Ci siamo arrivati vicino, noi ci abbiamo messo la faccia e si stava per fare una grande cosa per il territorio che consegnamo alla storia. Abbiamo superato la contrarietà di qualche partito, è scesa in campo la Regione, che si contrapponeva col duplice ruolo, quello del militante del no quando partecipava ai dibattiti, e quello del vice presidente di giorno dispensando soldi e firmando protocolli che vedremo se saranno attuati, specie sull' ospedale. E quindi Davide eravamo noi, e Golia era più forte. Noi abbiamo spiegato attraverso gli esperti della Lombardia, abbiamo dato 25 mila volantini incontrando uno a uno gli elettori.
Mi hanno preso in giro, che sembravo con i miei video il gabibbo davanti alla galleria di Omegna, ma abbiamo fatto bene, bisognerebbe farlo venire davvero, quella è la certificazione di come stanno le cose. Mi spiace che i cittadini di Omegna non hanno capito le condizioni in cui versa la loro città. È una cosa che chi ha vissuto ai tempi la creazione di quell’opera comprende, ora dispiace vederla chiusa per mancanza di manutenzione, perché la provincia non ha i soldi dei canoni idrici, idem la manutenzione della strada per Strona. Non abbiamo forse fatto capire che noi andavamo in soccorso a questa Provincia, c’è l'hanno ammazzata con le decisioni legislative di questi anni. Il grido d'allarme è stato condiviso dal presidente Costa, che ci ha portato al referendum, il risultato è quello degno di rispetto del popolo. Siamo grati ai 40 mila ed abbiamo lo scrupolo di non avere sensibilizzato il resto delle elettorato, che si è astenuto per disaffezione al voto, ma anche per contestazione alla Regione.
Noi dovremmo stare sul dato di chi è andato a votare, ed allora il dato viene fuori con grande forza, 40 mila a 7 mila, ma chi è andato per il No? Reschigna e i suoi amici. Questa difesa del Piemonte non la farei con l'interpretazione del voto degli astenuti, ma con quello di chi ha votato. Perché se fosse un sondaggio avremmo quello come risultato.
Da oggi, dopo che siamo stati lombardi per qualche settimana, siamo tornati piemontesi con tutti i diritti. Non ci dobbiamo ritirare a Sant' Elena, abbiamo delle idee che grazie a a Spadone che è consigliere provinciale, porteremo avanti. Il Comitato deve continuare ad essere da pungolo per cogliere su Torino quello che non prendiamo non andando in Lombardia. Andiamo verso l'elezione di un presidente. Abbiamo avuto la proposta di legge per la specificità montana approvata nei mesi scorsi dai comuni del Vco, ora ne scriveremo una, previa delibera provinciale, da presentare al consiglio regionale, credo sia legittimata con forza questa richiesta di essere come Sondrio. Può essere anche presentata da cinque consigli comunali. L'altra richiesta e di mettere a posto la legge elettorale, avere i due consiglieri candidati in competizione, ora abbiamo diritto ad un solo rappresentante, non abbiamo neanche la possibilità di mettere le preferenze. Pensiamo a fronte delle dichiarazioni di Chiamparino, di mettere sul tavolo una proposta che se vogliono fanno in tempo a fare entro la primavera, spostano un consigliere da Torino e lo mettono qui. Un anno fa lamentavano già queste cose. Se c’è le avessero date probabilmente non avremmo fatto il referendum. Non è ancora cambiato niente, ci sono state delle promesse, ma ora abbiamo 40 mila sottoscrittori. Il nostro nuovo motto è “Il V.C.O. come Sondrio”, una nuova iniziativa politica che faremo insieme alle istituzioni ed i partiti. Oggi mi ha chiamato il consigliere regionale Bona, credo che andrò a Torino a parlarci. Chiamparino ha detto anche oggi che c’erano tante ragioni tra le nostre istanze, allora adesso è ora di ‘vedere cammello' (ma dare i soldi... ndr.)
Personalmente ho recuperato una voglia di politica, per questo oggi ci trovate cosi sereni, siamo al galoppo e continuiamo”.


