DOMODOSSOLA - 24-10-2014 - "Il 21 ottobre 2018 nell’Ossola, nel Verbano e nel Cusio
si è compiuto un passo storico: da questo referendum, sia pure non vittorioso, riprende forza il cammino per riunire alla Lombardia il territorio del Vco, legato a Milano da 500 anni di storia e da riconosciute forme di autonomia. Per uscire dal buio del Piemonte che somma al deficit finanziario un deficit di democrazia", Così nel comunicato dell'Uopa, che prosegue: "I fautori del No, ovvero del Piemonte torinocentrico, adagiato nel declino grazie a una burocrazia asfissiante, autoreferenziale e sfuggita al controllo democratico possono gioire. Ma non reclamare, senza cadere nel ridicolo, la manutenzione delle strade, delle scuole e dei servizi essenziali da parte degli Enti pubblici del Vco, privati delle “loro” risorse essenziali dalla regione Piemonte: circa 100 milioni di euro di soli canoni idrici negli ultimi cinque anni. L’alta percentuale di mancata partecipazione al voto esprime comunque una generalizzata sfiducia non solo nei referendum ma anche nella capacità di cambiamento della istituzione regionale del Piemonte. Costituisce comunque una espressione di rassegnazione preoccupante quando riguarda la difesa dei diritti del proprio territorio. Perciò l’Uopa non si piega, rilancia maggiori contatti con la Lombardia, a favore dell’economia locale, e promuoverà con ancora più forza, grazie a chi ha votato Si, una più forte aggregazione territoriale in funzione della prima prossima consultazione utile per riunire il territorio dell’Ossola, del Verbano e del Cusio alla Lombardia così come per raggiungere ogni seria forma di autonomia".


