MASERA 24-10-2018 - La sfida europea ai segreti del pianeta Mercurio è partita. Poco dopo, alle 3:45 del 20 ottobre, la sonda BepiColombo ha fatto un salto nello spazio sopra un razzo Ariane 5, diretta al pianeta più piccolo del Sistema Solare. A dirigere il volo della prima missione europea dedicata a Mercurio, un orgoglio dell'Ossola: l'ingegnere originario di Masera, Andrea Accomazzo. 48 anni, Accomazzo è operativo all'ESOC, il centro di controllo delle missioni dell'ESA, a Darmstadt, in Germania.
Non è la BepiColombo la prima missione che vede l'ossolano in prima linea, nel 2014 era stato il direttore di volo della celebre missione Rosetta. Dopo un viaggio di 10 anni la sonda dell'ESA aveva fatto atterrare la piccola sonda Philae sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, approfittando del passaggio del corpo celeste a "soli" 400 milioni di chilometri dalla Terra.
Intanto il team dell'ESA già lavorava per portare l'Europa sul Mercurio, un lavoro di addestramento lungo anni per giungere, sabato al "pronti al lancio". E' stato Accomazzo a pronunciarlo dalla sala di controllo dell'ESA, rivolgendosi ai controllori di volo, culmine di uno dei momenti più emozionanti - anche per il pubblico - delle missioni spaziali: il conto alla rovescia della rete. Una sequenza sincronizzata che ha coinvolto lo Spaceport europeo a Kourou, la Guyana francese e le stazioni di terra disseminate in quattro continenti. Ad armonizzare questo eccezionale lavoro di squadra, è proprio il direttore di volo, chiamato a controllare che nulla vada diversamente da come previsto e a decidere, in tempi brevissimi, cosa fare.
Superate brillantemente le fasi più critiche, quelle del decollo e della separazione dal vettore, il viaggio della sonda è cominciato: nei prossimi mesi, le squadre a terra lavoreranno in turni di 12 ore, inclusi i fine settimana, per portare la navicella sulla giusta strada verso il più piccolo pianeta del nostro Sistema Solare. Si conta che impiegherà 7 anni per giungervi, in un viaggio non privo di rischi.
La missione che prende il nome dal matematico e ingegnere italiano Giuseppe (Bepi) Colombo (1920-84) che chiarì le caratteristicche di Mercurio, studierà il pianeta come mai nessuno ha fatto ancora, neppure le sonde della Nasa Mariner 10 e Messenger. Anaslisi della struttura, la dinamica della magnetosfera, la struttura interna del grande nucleo di ferro, l'origine del campo magnetico del pianeta e la realizzazione di mappe globali della composizione elementare e chimica della superficie. Questo lo scopo della BepiColombo e non si può non dire che l'evento non sia storico.
Antonella Durazzo
(Foto di Andrea Accomazzo, crediti: ESA)


