BEURA - 12-11-2018 - Nel 15° anniversario dell’attentato che colpì la base “Maestrale” a Nassiriya in Iraq e che fece ventotto morti, di cui diciannove le vittime italiane – di queste dodici Carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili – una funzione religiosa è stata celebrata presso la chiesa parrocchiale di Beura nella tarda mattinata di domenica 11 novembre, dopo la cerimonia che si era tenuta a Domodossola al cippo che sorge nei pressi della Caserma dell’Arma alle Nosere.
L’iniziativa si inseriva nella ricorrenza, istituita con legge dello Stato del 12 novembre 2009, della Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni Internazionali per la Pace.
Numerosi i presenti, le autorità militari e le rappresentanze combattentistiche, d’arma e del volontariato, aderendo all’invito fatto dall’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Domodossola, che in collaborazione con il Comune di Beura Cardezza ha organizzato la cerimonia commemorativa, con la celebrazione da parte del parroco don Paolo Cavagna della Messa in suffragio, accompagnata dai canti della corale parrocchiale di San Giorgio Martire e conclusasi con la lettura della Preghiera del Carabiniere.
Al termine della funzione, a cui era presente anche il neopresidente della provincia del VCO Arturo Lincio, hanno avuto luogo gli interventi del sindaco di Beura Cardezza Davide Carigi, del presidente del Consiglio comunale di Domodossola Carlo Valentini, del presidente della Sezione di Domodossola dell’Associazione Nazionale Carabinieri Gabriele Basta.
Di particolare rilievo l’intervento del capitano Davide Lazzaro, comandante della Compagnia Carabinieri di Domodossola, il quale ha ricordato come da quel doloroso episodio, che colpì profondamente la comunità nazionale, derivò anche una riflessione a livello internazionale circa la validità del modello italiano nella gestione dei territori in cui sono presenti contingenti internazionali in missioni di peacekeeping e, non a caso, quasi tre anni dopo a Vicenza venne istituito il CoESPU, ovvero Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità, struttura formativa dell’Arma per le forze di pace, che opera anche per la preparazione di personale di altri Paesi i cui militari o forze dell’ordine sono impiegati in attività all’estero per il ripristino o il sostegno a processi di pacificazione, in situazioni di post conflitto.
E' da ricordare che a Nassiriya ha operato anche una ossolana, s.lla Delfina Benetti di Varzo, Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana dell'Ispettorato II.VV. di Verbania, impegnata con la C.R.I. nelle attività umanitarie a favore della popolazione irachena e di supporto sanitario al contingente italiano della missione "Antica Babilonia".
In occasione della ricorrenza dell’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003, la Sezione di Domodossola dell’Associazione Nazionale Carabinieri ha anche dato alle stampe una piccola ma importante pubblicazione, che ricorda l’evento di allora riportando diverse testimonianze, ma citando pure il contributo dell’Arma – così familiarmente ancora denominata pur trattandosi della quarta Forza Armata – alle operazioni militari all’estero, ripercorrendo la storia della Sezione “G.B. Scapaccino” dell’A.N.C. domese e delle sue articolazioni quali il Nucleo Volontariato ed il Gruppo delle Benemerite, senza dimenticare un ricordo di don Armando Bertolotti, scomparso lo scorso marzo e che per molti anni ricoprì l’incarico di assistente spirituale e cappellano sezionale.


