FORMAZZA - 29-11-2018 - Domenica, 2 dicembre, a Formazza si vota per l'elezione dei Consigli frazionali. I cittadini saranno chiamati a eleggere quattro consiglieri per ogni frazione, che, a loro volta, nomineranno un presidente. Il suo ruolo, ci spiega il sindaco Bruna Papa, sarà tra l'altro quello di confrontarsi con il Comune sulle questioni riguardanti la frazione. E' questo un antico privilegio d'origine Walser, che prima dell'Unità d'Italia era presente - anche in altre forme o altri nomi - in tante vallate alpine, ma che poi è scomparso, sopravvivendo solo in alcune località, come Formazza, appunto, o Cortina d'Ampezzo.
Il professor Enrico Rizzi ce ne spiega origini e funzioni:
Come mai si vota il 2 dicembre per i consigli frazionali?
Perché nel Comune di Formazza il patrimonio demaniale della comunità appartiene alle frazioni della valle e non al Comune. La amministrazione dei boschi è pertanto di competenza dei Consigli Frazionali, eletti in base alla Legge Comunale e Provinciale.
Da dove deriva questo regime speciale?
Oggi il regime in essere è determinato da una sentenza del 27 maggio 1930 del Commissario per la liquidazione degli Usi Civici. Con la sentenza il catasto dei boschi è stato diviso tra le frazioni della valle: Canza, Ponte con Brendo e Grovella, Valdo, San Michele, Chiesa, Fondovalle e Foppiano. In ciascuna frazione i boschi sono stati a loro volta divisi in due parti: “due terzi” sono assegnati alle frazioni considerate come universalità degli abitanti (istituite, secondo la legge comunale vigente, in “amministrazioni frazionali separate”); “un terzo” è assegnato invece agli antichi proprietari che avevano ereditariamente titolarità di quote sulle antiche “tessere” (catasto antico degli alpi e dei boschi).
Mentre il “terzo” è soggetto al diritto privato di proprietà (secondo il codice civile), i “due terzi” sono di diritto pubblico-amministrativo. Per questi ultimi si vota il 2 dicembre per il rinnovo dei Consigli.
Perché la sentenza del 1930 ha introdotto un regime che non c’è negli altri Comuni?
La sentenza è stato uno stratagemma per passare sull’antico ordinamento fondiario di origine germanica quel colpo di spugna che lo Stato non ha avuto la forza di passare su altre valli alpine dove analoghi diritti ancora si perpetuano dagli originari insediamenti colonici, come per esempio le “regole” di Cortina d’Ampezzo.
Con il colpo di spugna, in pratica, “due terzi” della proprietà dell’Allmende dei quartieri (oggi frazioni) vennero d’autorità trasferiti dai “proprietari” alle “frazioni”. E’ stato l’ultimo atto inteso a sopprimere le antiche autonomie di Formazza, presenti fin dall’epoca di insediamento dei Walser, con i privilegi, l’Ammano, il tribunale della valle… Tutte espressioni della perduta indipendenza della nostra valle.