PIEVE VERGONTE - 12-12-2018 - No all'obbligo di fattura elettronica per tutte le imprese e le partite Iva insediate nei Comuni montani. Uncem (Unione comuni e comunità montane) chiede al Governo e al Parlamento di recepire l'emendamento presentato ieri al Decreto fiscale, in esame alla Camera, dall'onorevole di Cuneo Chiara Gribaudo. "È questa la semplificazione che vogliamo per i nostri territori - commentano Lido Riba e Marco Bussone, presidenti regionale e nazionale dell'Uncem - Serve a niente imporre la fattura elettronica al piccolo artigiano di Canosio, Balme o Ingria. Non giova di certo allo Stato. Contribuisce solo a gravare su di lui con nuovi oneri. Avere un sistema di fattura elettronica costa e quel minimo costo, per chi già ogni giorno fatica in aree più complesse rispetto a quelle urbane, è da eliminare. Venga imposta, quella fatturazione elettronica, ai medici, ai dentisti, a chi di certo non patisce. La fattura elettronica per le imprese che tengono in vita i territori non va applicata per i prossimi tre anni, come chiede Gribaudo. Vogliamo politiche e misure differenziate per le zone montane. Questo è un esempio".
"E a questa iniziativa - prosegue Bussone - se ne devono accompagnare altre, come Uncem ha proposto ancora negli ultimi giorni, affinché nel DL in esame alla Camera trovi spazio una complessiva fiscalità differenziata e peculiare che chi vive e fa impresa nei Comuni montani. Vogliamo averla per poter avere per sopravvivere, per dare ossigeno a start up e storici esercizi. La desertificazione e l'abbandono hanno qui le loro radici. Non si tratta dunque di speciali concessioni o regali. Non chiediamo assistenza. La fiscalità differenziata è il sistema fondamentale per permettere la sopravvivenza delle imprese in aree complesse, dove vi sono svantaggi e gap strutturali da affrontare ogni giorno. Partiamo dall'eliminazione dell'obbligo di fattura elettronica, è un primo decisivo passo. Tanto più in zone dove il digital divide è ancora un'emergenza, emblema di un Paese che senza questi e altri interventi specifici normativi per la montagna, alpina e appenninica, rischia di veder crescere differenze e sperequazioni, cittadini di serie A e, da noi cittadini di serie B. Non possiamo accettarlo. La politica, in queste ore nel Dl fiscale e nella legge di bilancio, intervenga efficacemente".


