DOMODOSSOLA - 13-12-2018 - Martedì sera
ha sentito distintamente gli spari e per ore è rimasto barricato in un locale mentre fuori era panico e caccia all'uomo. Tra i testimoni della tragica serata di Strasburgo con il bilancio di tre morti e tredici feriti, anche il domese Luca De Gennaro, 52 anni. Da alcuni anni impiegato al segretariato del Parlamento europeo, che ha sede in Lussemburgo, De Gennaro si trovava in città per la seduta plenaria del dell'Europarlamento. Si stava dirigendo in albergo dopo una giornata di lavoro, e alle 20 era vicino alla piazza Kléber, dove sfocia quella rue des Orfèvres dove è avvenuto l'attentato. Parlava al telefono con la moglie, quando ha udito gli spari e, contemporaneamente, un fiume di persone riversarsi nella piazza e correre. Voci, urla, la paura che s'impossessa della gente, i poliziotti con le armi in pugno che corrono e lo spingono assieme ad altri in un pub, barricati per ore in attesa di un via libera che è giunto solo a notte. Al mattino il ritorno in Lussemburgo. "Ieri la città era spettrale - racconta - , i mercatini erano chiusi e la gente scioccata. Purtroppo la città è stata colpita al cuore, nel periodo più sentito dell’anno, durante i mercatini di Natale, i più famosi d’Europa". "L’impressione - conclude De Gennaro - è la polizia fosse allertata, come se si aspettassero qualcosa. Il centro di Strasburgo era supercontrollato, con tanti addetti alla sicurezza che ispezionano le borse delle persone, hanno fermato anche me".