TOCENO - 17-12-2018 - I Carabinieri forestali di Santa Maria Maggiore hanno individuato a Toceno una discarica di rifiuti completamente abusiva. Le indagini hanno avuto avvio a seguito di un normale servizio di controllo del territorio durante il quale i militari hanno notato un autocarro carico di rifiuti edili dirigersi verso strade a scarso afflusso, lontane dalle arterie di viabilità principale della Valle Vigezzo e distanti dagli impianti autorizzati al ricevimento di rifiuti presenti in Provincia. E’ stato così che, seguendo il veicolo, è stato possibile raggiungere il luogo di scarico dei rifiuti, in una zona periferica del Comune di Toceno raggiungibile tramite un sentiero sterrato che costeggia l’alveo del torrente Melezzo Orientale. Qui i militari hanno rinvenuto un’area superiore a mezzo ettaro, completamente recintata da una rete metallica ed allestita con cancello carraio e viabilità d’accesso per gli autocarri, destinata all’abusiva ricezione di rifiuti. Dalle indagini eseguite e dalle informazioni assunte direttamente dall’autista dell’autocarro è emerso come il proprietario dei terreni, previo accordo con le ditte conferenti, consentisse l’illecito smaltimento dei rifiuti prodotti dalle imprese rilasciando copia delle chiavi d’accesso alla struttura. Al momento sono state individuate cinque ditte locali che smaltivano illecitamente i propri rifiuti presso la discarica abusiva. Naturalmente, essendo la struttura totalmente irregolare, per il conferimento del materiale non veniva prodotta alcuna documentazione di tracciabilità dei rifiuti né certificazione attestante l’onerosità o meno dei conferimenti. L’area è stata quindi posta sotto sequestro penale in attesa che personale dell’A.R.P.A. Piemonte effettui apposite verifiche volte all’individuazione e classificazione dei rifiuti presenti. Il materiale rinvenuto in superficie dai militari operanti risulta costituito prevalentemente da macerie da demolizione, calcinacci, scarti delle lavorazioni edili e rifiuti biodegradabili. Al proprietario dei fondi è stato contestato il reato di gestione di discarica non autorizzata di rifiuti. I cinque titolari delle imprese conferenti invece sono stati denunciati per smaltimento illecito di rifiuti. Sono in corso ulteriori accertamenti destinati a verificare il coinvolgimento di altre imprese nella vicenda.