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presa sul Toce Crodo

VCO - 20-12-2018 - Una lettera aperta

e una cartolina postale al vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio. L'ha spedita il Comitato "Salviamo il paesaggio Valdossola" chiedendo una moratoria sulle centraline idroelettriche e bloccare gli incentivi, centraline "spremono" i fiumi danneggiandone l'ecosistema.

Si legge nel comunicato del Comitato: "Il ministero per lo Sviluppo Economico, di concerto con il ministero per l'Ambiente, ha proposto una bozza di Decreto FER (Fonti Energia Rinnovabili) che elimina l'incentivo al nuovo idroelettrico sui tratti naturali dei torrenti: potrebbe essere un primo significativo passo per la tutela dei nostri fiumi. Oggi, giovedì 20 dicembre 2018, avrà luogo un appuntamento decisivo: la conferenza Stato-Regioni. Da alcune settimane la Lega è scesa in campo a fianco degli imprenditori contro le comunità locali che si battono per i loro fiumi e sta esercitando pressioni per reintrodurre l'incentivo; le Regioni Lombardia, Piemonte, Trentino, Valle d'Aosta e Veneto chiedono la reintroduzione degli incentivi.

I Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, quanto a loro, sembrano rimpallarsi la responsabilità della decisione.
Le Regioni che si sono espresse per la modifica della bozza, pur perfettamente consapevoli delle loro gravissime lacune nella tutela dei fiumi, si schierano a tutela dell'interesse degli imprenditoria privata. Se passa la loro proposta, l'Italia andrà incontro ad una nuova procedura di infrazione europea. Se il decreto verrà modificato in peggio, sarà chiara la grave responsabilità della Lega e delle Regioni; ma anche quella del M5S, a cui fanno capo i Ministeri Ambiente (Costa), Sviluppo (Di Maio e il Sottosegretario Crippa): il destino dei fiumi non deve essere merce di baratto politico.Ricordiamo che il parere delle Regioni non è vincolante e non può costituire l'alibi per cambiare in extremis le carte in tavola. Il Movimento 5 Stelle aveva preso impegni con le comunità locali per uscire dalla follia dell’ iper-sfruttamento idroelettrico: sono in molti a seguirli con attenzione e a pretendere coerenza con le promesse elettorali, in tema tanto di centraline quanto di grandi opere. Tutti i comitati e associazioni aderenti al Coordinamento Nazionale Fiumi - Free Rivers Italia, e numerose associazioni ambientaliste, di tutela e di ricerca si stanno mobilitando per fare pressione sui vertici ministeriali. Numerose cartoline hanno inondato via web gli uffici di Roma, indirizzate al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. Anche dall'Ossola è partita la missiva di Salviamo il Paesaggio VALDOSSOLA, per ricordare al Ministro Di Maio come la Provincia del Verbano Cusio Ossola, all'estremo nord del Piemonte, sia dal punto di vista idroelettrico il territorio più spremuto d'Italia".

La lettera

Egregio Sig. Ministro On.le Luigi Di Maio,

nella provincia del Verbano Cusio Ossola, all'estremo nord del Piemonte, si produce il 5,6% dell'energia idroelettrica italiana. Se tale dato viene rapportato alla superficie (2.255 Kmq) si scopre che il VCO è, con Sondrio, il territorio più spremuto d'Italia.

Già profondamente sfruttata nel secolo scorso per il "grande idroelettrico", questa terra ha visto i propri torrenti alpini sbarrati da 12 imponenti dighe, che raccolgono una capacità totale di invaso di 171 milioni di metri cubi d'acqua. I grandi laghi hanno profondamente trasformato il paesaggio, sommergendo alpeggi secolari e antichi paesi walser.

Il capitale idrico delle grandi dighe alimenta 27 impianti per la produzione di energia idroelettrica, con una potenza di oltre 300 MW.

Nell'ultimo decennio il VCO si è trovato ad affrontare un rinnovato sfruttamento delle sue residue acque libere. Il cosiddetto mini-idroelettrico ha visto una crescita esponenziale di richieste e rilascio di autorizzazioni per la costruzione di nuovi impianti.
A oggi vi risultano in essere 189 concessioni idroelettriche di piccole derivazioni, con una potenza di circa 80 MW. Mentre oltre 73 nuove pratiche sono in istruttoria.

A fronte di una produzione idroelettrica davvero limitata, risulta spropositato l'impatto ambientale, paesaggistico, idrologico, geologico, biologico, naturalistico, culturale, in una provincia che basa una grossa fetta della propria sussistenza economica e impegna moltissime energie nello sviluppo di un turismo di tipo sostenibile.

Salviamo il Paesaggio VALDOSSOLA si impegna ormai da alcuni anni a fronteggiare legalmente e culturalmente questo fenomeno devastante per le vallate alpine.

Siamo quindi a inviarLe la cartolina"fai la cosa giusta", invitandoLa a NON accogliere l'emendamento proposto a maggioranza dalle Regioni in sede di Commissione Stato-Regioni, chiedendoLe invece di promulgare il Decreto FER nella sua versione originaria, ovvero escludendo dal regime incentivante gli impianti idroelettrici con derivazione dai corpi idrici superficiali naturali.

 


Foto (in alto opera di presa sul fiume Toce a Crodo; in basso centralina a coclea su fiume Toce a Crevoladossola).

centralina Toce Crevoladossola

cartolina di maio