OSSOLA- 20-12-2018- Bernardino Gallo di Sos Ossola prende spunto dai funerali di Antonio Megalizzi, il giornalista italiano 28enne ucciso nell’attentato terroristico della scorsa settimana a Strasburgo per parlare di Europa e di difesa delle periferie: “I funerali di Antonio Megalizzi sono un invito, oltre a un infinito cordoglio per familiari e amici, a fare nostro il suo Amore per un’Europa, anche se aggiornata e moderna seppur rispettosa dei suoi lungimiranti padri fondatori- così Gallo- I valori antichi e profondi dell’Europa e dei suoi Paesi sono essenziali se vogliamo non solo difendere con essa i singoli paesi del vecchio continente, ma anche la Pace nel mondo e la limitazione di conflitti. Oggi Putin non ha nascosto il pericolo di una guerra nucleare.
Più Europa modernizzata che è anche uno strumento per la difesa economica, sociale e politica dei singoli paesi che da soli non potranno certamente competere con i grandi paesi a partire dagli Usa e dalla Cina in tutti i settori a partire da quello economico. In quest’ottica dobbiamo collocare le nostre valutazioni e iniziative concernenti il nostro territorio. Il Pd sia a livello nazionale che, soprattutto di Piemonte, ha tradito i ceti popolari che gli hanno voltato le spalle e votare altri partiti e movimenti. Il “torinocentrismo” della politica piemontese del Pd ha penalizzato notevolmente le periferie e partire dal Vco e in particolare dall’Ossola depredata di servizi importanti fino ad arrivare alla proposta indecente del nuovo ospedale in collina in quel di Ornavasso con un metodo deprecato anche da istituzioni varie tra cui la corte dei Conti del Veneto. In sostanza firmare pesanti cambiali per almeno cinque lustri ai privati appesantendo la situazione che vede la sanità privata convenzionata del Vco prevalente rispetto al pubblico nella misura di un rapporto 70% - 30% non tenendo conto del Cup del Cusio che è sostanzialmente al 50%. Il Pd, facendo finta di dimenticare i propri impegni e quelli dei suoi sindaci del territorio presi anche in occasione di tre momenti solenni come le manifestazioni popolari ultra partecipate, ha imposto ai propri amministratori e rappresentanti di sposare l’ospedale unico in quel di Ornavasso collina, nonostante lo spreco di soldi anche per la viabilità da realizzare. Il Pd ha fatto finta di dimenticare che in precedenza si era battuto contro l’ospedale Unico di Piedimulera ove erano state individuate le aree, modificato il piano regolatore, eseguiti gli espropri con pagamenti ai proprietari, e trascurato il costo del grandioso progetto del grandissimo architetto Renzo Piano e del consulente, altrettanto grande, Umberto Veronesi. Credo sia scontato che il Pd pagherà un prezzo molto pesante in Piemonte e non solo, anche se il mio personale auspicio è che riesca a tornare in campo con i valori di un partito di centro -sinistra, giacché è il Paese che ha bisogno di un partito d’opposizione di tale area e che rappresenti una possibilità di alternativa per il futuro. Penso che al governo del Piemonte andranno o il centro destra oppure i cinque stelle ma, azzardo, con maggiore possibilità per i primi. A livello locale, i fautori della difesa e della proposta di razionalizzazione e potenziamento degli ospedali esistenti, dovrebbero essere più incisivi e battersi perché i singoli partiti e movimenti di riferimento, assumano impegni precisi nel contesto di una provincia autonoma, federalista e con adeguate risorse come quelli dei cosiddetti canoni idrici. Solo in tale contesto si potrà collocare la battaglia contro l’unicum di Ornavasso collina a difesa del san Biagio, del Castelli e del Madonna del Popolo. Al sindaco Pizzi che finalmente apre a un mio pallino che è sempre quello di una nuova e più grande manifestazione popolare, rammento che occorre adoperarsi per aggregare senza isolarsi nelle antiche mura del pentagono domese e che per difendere il San Biagio bisogna battersi anche per il Castelli e il Madonna del Popolo. Personalmente ho maturato delle riflessioni che dovrebbero rappresentare una vera rivoluzione “copernicana” nella sanità sulla quale ho intenzione di scrivere un libretto di valutazione e proposte tra le quali: 1- tagliare radicalmente l’eccessivo numero di generali a discapito delle truppe, 2- realizzare una stretta integrazione tra gli ospedali del territorio, (primo livello), con quelli del secondo che per noi è Novara, in analogia a quanto fatto con l’Emodinamica a Domodossola, per mantenere altra la qualità e garantire i servizi, 3 - avvicinare e integrare la medicina ospedaliera a quella territoriale, riorganizzando ruolo e funzioni dei medici di base e della guardia medica, per garantire reali filtri all’ingolfamento dei Dea, esattamente a come è stato realizzato a Domodossola per il punto nascite per l’area materno infantile.


