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Bognanco albergo milano

BOGNANCO - 15-01-2019 - Il futuro dell'albergo Milano torna prepotentemente al centro delle cronache, anche se in maniera indiretta. L'episodio che riporta questo albergo simbolo dell'antica vocazione turistica di Bognanco non è però l'agognato progetto di riqualificazione e rilancio, ma una cartella dell'Agenzia delle Entrate. L'ente ha infatti rilevato che nel 2017 l'immobile fu ceduto dal Comune ad un prezzo più basso rispetto al valore di mercato stimato: 235mila euro contro i 280mila quantificati dall'Agenzia dell'Entrate. Come conseguenza è che l'imposta di registro versata dagli acquirenti al momento della stipula, è stato di 4.600 euro inferiore poiché calcolata, appunto, su un prezzo minore di 45mila euro. Differenza versata dal Comune "per evitare ulteriori sanzioni che avrebbero comportato un aumento del 30%", spiega il sindaco Mauro Valentini, aggiungendo che il Comune si rivarrà sulla società lettone che ha acquistato l'immobile, cui spetta  appunto il pagamento. "Riusciure ad entrare in contatto con loro però non è assolutamente facile - rimarca Valentini - da qui la scelta del Comune di anticipare la cifra". La cosa che più sta a cuore all'amministrazione bognanchese è tuttavia cercare il contatto con la società per riuscire a capire quali siano le reali intenzioni sull'immobile. "Sappiamo che stanno lavorando ad alcuni progetti, ma al momento non abbiamo ancora visto nulla - precisa il sindaco -. Delle due ipotesi, quella di una casa di riposo per anziani e di un hotel di lusso con centro benessere, la seconda è certo la più auspicabile, ma l'importante è che s'intervenga, che s'interrompa l'abbandono". L'incontro tra società lettone e Comune dovrebbe tenersi in primavera, si spera che non vi siano differimenti. Sempre nei prossimi mesi dovrebbero giungere altre novità sul fronte turistico-termale, ma il primo cittadino preferisce non anticipare nulla.
      
L'albergo Milano, che nei primi del '900 era al centro dell'intensa vita turistica del centro termale, nel 2013 fu donato al Comune dal commissario liquidatore del fallimento della società Bognanco srl del manager romano Giuseppe Ciarrapico. Nel 2017, con l'amministrazione Mancini, la vendita dell'immobile alla società lettone che nel giro di pochi mesi avrebbe dovuto presentare il progetto per la riqualificazione.