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DOMODOSSOLA - 17-01-2019 - “Si deve analizzare seriamente la possibilità di ripartenza della pro loco a Domodossola. Se l’associazione si rimette in moto con nuovi soci e nuovo entusiasmo tutto diventa più affrontabile, magari con un programma di rientro a medio termine dei debiti.  Se così non fosse, il codice civile guiderà la fase di chiusura. A breve si capirà se Domodossola vuole ancora una pro loco”.
È questo il pensiero di Daniele Curri, commercialista, presidente provinciale dell’Unpli di Vercelli nominato alla guida della pro loco domese dopo la decisione dell’assemblea di commissariare l’ente.
Ha fatto un primo giro parlando con il presidente uscente e con le dipendenti, che ancora devono prendere il loro Tfr. Su questo punto però il commercialista ha le idee molto chiare.
I debiti hanno una data ed una storia. I presidenti si sono succeduti ed ognuno aveva oneri ed onori. Ora bisogna vedere se il patrimonio pro loco, in caso di liquidazione come ultima ratio, basterà a saldare il tutto o si avranno coinvolgimenti personali dei vari responsabili. Ma questa è un’ipotesi teorica che si cerca sempre di ipotizzare ma mai di mettere in campo”.
Insomma ogni presidente che si è succeduto alla guida della pro loco potrebbe essere chiamato a rispondere per la parte del Tfr non accantonato che però andava messo a bilancio ed eventualmente investito per poterlo dare poi alle dipendenti in caso di licenziamento.
Daniele Curri vuole anche capire  oltre ai debiti se ci sono crediti e impegni di terzi da verificare. Poi si potrà decidere a saldi definiti cosa fare. È intenzione del commissario incontrare il Comune per capire la genesi ed il futuro della questione. “Anche gli amministratori pubblici  - dice - hanno fatto dei passi credo con una loro logica e strategia”.
Insomma sei mesi di tempo per vedere cosa fare e chiudere o brutto capitolo per eventualmente riaprirne uno nuovo.