PIEMONTE- 29-03-2021--L’ora cosiddetta legale (per distinguerla dall’ora solare) è il semplice spostamento in avanti di un’ora, nella considerazione che un’ora di luce in più al giorno, possa contribuire a un cospicuo risparmio energetico.
In Italia l’ora legale è stata istituita per la prima volta già nel 1916 e fino al 1920. Non fu adottata tra il 1921 e il 1939 per riprendere nel 1940 e fino al 1948. Sospesa tra il 1949 e il 1965, fu poi approvata la legge 503/1965 che la prevedeva, dall’anno 1966 in poi, dalla mezzanotte del 22 maggio alla mezzanotte del 24 settembre di ogni anno (a prescindere dal giorno della settimana).
La legge 503/1965 fu abrogata dalle legge 1144/1966 e stabilì che, dal 1967 in poi, il governo potesse decidere di far iniziare l’ora legale tra il 31 marzo e il 10 giugno e di farla cessare tra il 20 settembre e il 31 ottobre di ogni anno.
Nel 2000 il Parlamento europeo, con Direttiva 2000/84/CE, stabilì che l’ora legale scattasse, per i Paesi aderenti, nell’ultima domenica di marzo per terminare nell’ultima domenica di ottobre (attualmente è così). L’Italia si è adeguata alla Direttiva 2000/84/CE con la Legge 96/2010 che ha abrogato la Legge 1144/1966.
Da ultimo, con risoluzione del 2018, il Parlamento europeo, vista la mancanza di prove sui benefici del cambio semestrale dell’ora, ha proposto che entro il 2021 ogni Paese debba decidere autonomamente se mantenere l’ora legale oppure abrogarla e la Commissione europea ha dato il suo parere positivo.
Vedremo quindi cosa deciderà l’Italia: potrebbe essere l’ultima volta dell’ora legale…