OSSOLA- 02-01-2022- E' dal 13 febbraio 2021 che Mario Draghi sta lavorando a ricostruire l'Italia facendole riacquistare credibilità internazionale in funzione che abbia un futuro prospero.
Il 4 di gennaio il Presidente della Camera Roberto Fico aveva comunicato ai partiti che lunedì 24 gennaio alle ore 15 ci sarebbe stata la prima votazione per eleggere il nuovo Capo dello Stato.
I partiti invece di lavorare al fine di farsi trovare pronti ad eleggere il Capo dello Stato alla prima votazione, dando così segno di responsabilità e consapevolezza della delicata situazione sanitaria, socio economica e finanziaria in cui ci troviamo, hanno pensato bene di prendersela con comodo (dando una pessima immagine) utilizzando l'evento come se fosse il loro Sanremo, impegnandosi ad avere più visibilità propria possibile nonostante che a parole, sostenessero che stavano lavorando per il bene del paese (noi).
Meno male che dopo quasi una settimana di cinema si sono resi conto che stavano per implodere e hanno fatto l'unica cosa rimastagli, quello di chiedere a Sergio Mattarella di continuare a fare il Presidente della Repubblica.
Ora l'Italia può avere un futuro, la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale è una garanzia come lo è Mario Draghi a Pallazzo Chigi, mai ci è stato un binomio migliore.
Ora i partiti dopo essersi leccate le ferite devono accettare che vengano fatte tutte quelle riforme (non bandierine) necessarie al paese, le stesse che loro avrebbero dovuto fare ma che hanno sempre rinviato per non perdere voti, tra cui quella elettorale scegliendo il sistema maggioritario che favorisce la governabilità e la stabilità, includendo la regola che chi cambia giacca decade automaticamente.
Ognuno deve essere serio e pensare veramente al bene del paese non al proprio partito, devono rendersene conto che la pazienza dei contribuenti si sta esaurendo.
Piero Gaido
Domodossola 31-01-2022