ANTRONA- 25-12-2022-- Anche a Natale Gianpaolo Fabbri ci accompagna in una comoda visita vituale sulle nostre belle montagne. Per l'occasione ricorda una bella gita realizzata qualche anno fa sulla strada antronesca. Foto
GITA N.2
STRADA ANTRONESCA
NOVEMBRE 2013
Dislivello: 700 m. Tempo di salita: 5 ore.
Finalmente una bella giornata! Per evitare traumi da esposizione al sole, dopo due uscite con nebbia e neve, scegliamo un itinerario che è quasi completamente in ombra in questo periodo dell’anno.
La “Strada Antronesca”, alla portata di tutti gli escursionisti con un minimo di allenamento, va gustata senza fretta. Si scoprono meravigliosi angoli della valle Antrona, negati a chi di fretta ne ha troppa: la Noga con la sua bella mulattiera, i vicoli di Cresti, la chiesa di Seppiana, Casa Vanni ed il bel centro di Viganella, Ruginenta e tanti altri. Non è questo il periodo migliore per quest’escursione, ma le nevicate troppo recenti ci proibiscono altre mete. Dieci baldi giovani, d’età media intorno ai sessantacinque anni, imboccano alle sette e un quarto fra le case la mulattiera verso la Noga, frazione alta di Villadossola.
Dopo dieci minuti vediamo le luci accese a casa di un caro amico, ma tiriamo diritti, riflettendo sul fatto che lui sta andando al lavoro, attività da tempo ignota alla maggior parte di noi. Ed allora si prosegue, evitando la deviazione per il sito megalitico di Varchignoli, per problemi di ghiaccio e orario. Un po’ di asfalto fra Boschetto e Cresti, poi si riprende la bella mulattiera. Prima di Seppiana c’è un po’ di lavoro per le guide. Il peso della neve, poi gelata, ha bloccato dei grossi arbusti che ostruiscono il percorso.
Privi di motoseghe e di machete, creiamo un passaggio precario in questa giungla fuori stagione e passiamo con un po’ di contorsioni. A creare un certo stato confusionale contribuiscono i cartelli segnaletici con tempi di percorrenza spesso contrastanti. Eppure non abbiamo ancora assaggiato la celebre grappa della nostra guida! Da Seppiana a Viganella si sta sulla strada, per via della neve e degli ostacoli sul sentiero. Casa Vanni è un gioiello, da vedere. Il centro di Viganella, con la sua piazzetta dove lo specchio riflette il sole anche nei mesi d’ombra, è ordinato, pulito, accogliente.
I mozziconi di sigaretta sono tutti nei portacenere: organizzeremo pullman da certi quartieri di città del fondovalle per far vedere che l’educazione esiste ancora anche in Italia. Nella piazzetta, dopo due ore di cammino, consumiamo la solita “dolce” colazione a base di pasticcini di Gianni, i migliori del VCO, aspettando che lo specchio ci porti l’unico raggio di sole della bella ma ombrosa giornata. L’attesa oggi è vana per problemi tecnici. Si riparte: Rivera, Ruginenta e poi si passa, per la prima volta, sulla destra orografica dell’Ovesca.
Qui c’è più neve e si arriva a Locasca rimanendo prevalentemente sulla strada, passando Prato, San Pietro e Madonna. Di qui si riprende la mulattiera innevata che porta, con percorso diretto, ad Antrona, zona cimitero, passando da Rovesca. Alla Locanda della Pietra Ollare consumiamo un ottimo e meritato pasto, in attesa che la corriera di linea, tutta per noi, ci riporti a valle.
Gianpaolo Fabbri