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MONTECRESTESE- 08-01-2022-- Gianpaolo Fabbri questa settimana ci riporta indietro negli anni, con il ricordo di una gita nelle frazioni di Montecrestese:

FRAZIONI  DI  MONTECRESTESE

GENNAIO  2014

Dislivello: 450 m.   Tempo totale: 4 h.

Ci attende una brutta giornata con pioggerella e nevischio. Si sceglie, quindi, un’uscita adatta alle avverse condizioni meteorologiche ed anche ai meno allenati. Le numerose e belle frazioni di Montecrestese offrono sempre angoli suggestivi e ricchi di storia. Le strade rispettano le antiche mulattiere e questo aumenta il fascino dei luoghi.

Questa bella passeggiata, diventata ormai una consuetudine annuale, me l’ha fatta scoprire, anni fa, il caro amico Sergio Novaresi, al quale tutti gli escursionisti ossolani devono moltissimo per il suo continuo e fondamentale impegno per la montagna, nel Soccorso Alpino, nella segnaletica dei sentieri ed in tantissime altre attività. 

Oggi siamo in discreto numero, nonostante il tempo, e, come sempre, in prevalenza pensionati. Con gli ombrelli aperti partiamo dal Circolo di Pontetto a quota 300. Un po’ d’asfalto e subito incrociamo la bella mulattiera che incrocia più volte la strada e sale a Vigna, poi Roldo con il Tempietto Lepontico del I secolo d.C. e la Torre dei Picchi del XV secolo, risanati nel 2007.

Ritroviamo un brevissimo tratto di asfalto e ci concediamo un caffè al bar. Riprendiamo la mulattiera e attraversiamo le altre frazioni di Burella, Cardone, Giosio. Dopo la Cappella della Crosetta incontriamo un’azienda agricola, attraversiamo nuovamente la strada e proseguiamo per Cappella del Crot, Naviledo e Cappella dei Basini. L’ultimo tratto di salita ci porta ai prati di Altoggio, la frazione più alta del comune di Montecrestese.

Al lavatoio presso la chiesa di San Giovanni Battista, che è ormai il nostro consueto punto di sosta,  facciamo colazione. Poco sopra il paese arriviamo alla Cappella di Cimavalle, 754. Con tutta calma iniziamo la discesa. In fondo al rettilineo che esce dalle case della frazione imbocchiamo sulla destra il sentiero che, più in basso, attraversa la strada che scende a Nava e alla frazione centrale, Chiesa. Passiamo da Piccioledo, dove si trova la Cappella della Madonna delle Grazie, e proseguiamo nel bosco fino a Chiesa.

Qui si trovano la parrocchiale di Santa Maria Assunta e il campanile più alto dell’Ossola (67,5 m), che richiude al suo interno il campanile romanico, originale, del dodicesimo secolo.  Rientriamo alla base camminando sulla strada e passando dal Santuario della Madonna di Viganale.

Più in basso riprendiamo la mulattiera che passa da Roldo e da Vigna. Pranziamo al Circolo del Pontetto sotto gli occhi attenti e incuriositi degli anziani clienti, probabilmente nostri coetanei, che stanno per iniziare la partita a scopa d’assi. Noi, per il momento, cerchiamo di rinviare il più in là possibile l’inizio della nostra attività di giocatori di carte.

Gianpaolo Fabbri

DSCI4364Naviledo.JPGDSCI4399Viganale.JPG4.JPGDSCI4348Roldo.JPG1.JPGDSCI4396campanile.JPG12.JPG8.JPG5.JPGDSCI4385Primavalle.JPG11.JPG9.JPG6.JPG