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VARZO- 05-02-2023-- Il tempo incerto ci induce a salire al Rifugio Crosta dell’Alpe Solcio, meta assolutamente sicura e sempre gradita a tutti, dove ci attende la squisita ospitalità di Marina ed Enrico. Siamo saliti o discesi qui da ogni punto cardinale, ma non eravamo mai partiti da Coggia, frazione alta di Varzo. E poi non vedevamo i nostri amici da un po’.

GITA N. 106 O 24 SOLCIO DA COGGIA

DICEMBRE 2022

Dislivello: 950 m. Sviluppo: 12,7 km. Tempo: 4 h 30'.

Oggi non sono previste pioggia e neve, cose ormai rare, ma neanche sole a catinelle. Nei giorni scorsi mi sono accordato con Marina per la solita ottima pappa al Rifugio Crosta, il miglior modo per festeggiare in compagnia l’ultima gita dei Murmäta nel 2022.

Lei mi ha anche detto, con reciproca tristezza, che gli sci sono un bel ricordo del passato, ma non servono neppure le ciaspole. E stiamo parlando di salire a quota 1750 a fine dicembre, ahimè! Ci troviamo per il solito caffè a Varzo ed ottimizziamo le auto per salire rapidamente a Coggia lungo la stretta stradina asfaltata. Siamo in sei con badante titolare e giovane aiuto-badante francese, medico di turno e tre anziani, uno dei quali in perenne sofferenza.

Parcheggiamo dopo il secondo tornante sopra la frazione, a quota 825. Lungo la strada scendiamo al piccolo parcheggio di Coggia e di qui, sulla destra, imbocchiamo la ripida e bellissima mulattiera che attraversa le case, direzione Balmella e Solcio.

I cartelli ci dicono che siamo sul “Sentiero dei Cervi”. Passiamo da Balmella, sul sentiero sempre evidente, e sostiamo qualche minuto alla Cappella “Al Pastaiun”. Arriviamo a Baratta, 1240, dopo un’ora e un quarto. Qui ci raccordiamo con il sentiero F06 che da Dreuza sale a Solcio. Entriamo nel bosco, trovando solo tracce di neve. Ne troviamo un po’ da quota 1500, ma parliamo di centimetri e non di metri, come qualche anno fa. Passiamo da Argnai e Quartina Sotto. Attraversiamo la strada e proseguiamo per Quartina e Solcio. L’ultimo breve strappo, evitando la strada finalmente un po’ innevata, ci porta al Rifugio Crosta, 1750 (un’ora e mezza).

Per nostra fortuna, cioè di noi che amiamo la montagna e i rifugi gestiti da professionisti, il CAI Gallarate ha rinnovato per l’ennesima volta il contratto di gestione del rifugio ai nostri amici. L’ospitalità di Marina e la pappa che ci prepara sono sempre di alto livello. A malincuore, dopo più di due ore di totale oblio dei problemi del fondovalle, ci rimettiamo in marcia. Adesso splende anche il sole. La pigrizia “digestiva” ci fa optare per la strada. Prima di Astolo, invece di proseguire diritti verso Maulone, prendiamo alla nostra sinistra la strada, già incrociata in salita, che scende a Dreuza e Coggia. La seguiamo fino ad incrociare nuovamente il sentiero F06 del mattino, che percorriamo fino all’altezza di Baratta.

Anziché tenere la destra e ripercorrere il Sentiero dei Cervi, passando da Balmella, proseguiamo diritti, passiamo da Alvazz, sfioriamo un tornante della strada e, dopo Valera, arriviamo a Dreuza, 999. In parte lungo la strada e tagliandone vari tornanti sul bel sentiero arriviamo alle auto sopra Coggia (un’ora e tre quarti).

Rinunciamo alla consueta bicchierata di chiusura gita perché di bicchierate, in questi giorni, ce ne sono già a sufficienza.

Gianpaolo Fabbri

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