FORMAZZA- 26-02-2023-- Ci avventuriamo in Val Formazza alla ricerca di un po' di neve sciabile e sicura, almeno come quella trovata a Staldhorn e Hohtüre nelle uscite più recenti. Ma qui di neve ce n'è ancora meno, mentre la primavera si avvicina.
GITA N. 109 O 24 DALLE PARTI DEL CASTEL
FEBBRAIO 2023
Dislivello: 550 m. Tempo: 2 h 45'.
Ci troviamo a Baceno e proseguiamo per l’alta Formazza, guidati dal nostro presidente, già in buona forma dopo un 2022 complicato. Siamo in dieci, numero ottimale per il conto del ristorante.
Lo inseriremo nello statuto, come numero di partecipanti alle gite “gradito” alla direzione amministrativa. La gita di oggi è aperta a sciatori e ciaspolatori, come spesso ci accade. Siamo in dieci: il presidente affida alla badante titolare e al medico di turno la tutela di sette anziani.
Per strada nevischia anche, ma siamo concentrati sul termometro dell’auto che scende vertiginosamente. Dai meno quattro del fondovalle arriviamo ai meno diciassette di Riale. Da quanto tempo non toccavamo più il vero freddo? Nuvole, nebbie e sprazzi di sole.
Indossiamo tutto quello che abbiamo a disposizione, in attesa del sole che, per ora, illumina solo le cime. C’è poca neve, a parte la sempre splendida pista di fondo e la strada ben battuta verso il Rifugio Maria Luisa. I pochi centimetri di polvere inconsistente scesi nei giorni scorsi mascherano bene il paesaggio più verde che bianco.
Lasciamo quasi subito la strada, che avremmo dovuto invece seguire integralmente, almeno nella parte bassa, e seguiamo un anziano coraggioso che vuole tagliare i primi tornanti. Ne nasce una lotta impari, in un tratto molto ripido, con gli arbusti, solitamente abbondantemente ricoperti da metri di neve in questo periodo. I ciaspolatori sopravvivono, i fedelissimi degli “scarponi e basta” sprofondano ignominiosamente nella neve inconsistente che ricopre gli arbusti, gli sciatori si rassegnano comunque a togliere gli sci, tranne due irriducibili, uno dei quali spende più energie che per salire due volte al Basodino.
Torniamo sulla strada ben battuta con le orecchie basse e non la lasciamo più, salvo brevissimi tagli nella parte più alta, dove le pendenze sono morbide e c’è un po’ di neve in più. Poco prima del Rifugio Maria Luisa, dopo un’ora e mezza di salita, inizialmente sofferta e poi tranquilla, saliamo verso il Lago Castel.
Teniamo, però, la sinistra e ci fermiamo a quota 2300 su un piccolo rilievo rivolto anche verso il lago Toggia. I tre ciaspolatori salgono invece al lago Castel. Su neve discreta, grazie al freddo intenso e alla recente “spolverata”, scendiamo fino al bivio della strada per il Maria Luisa, stando molto attenti ai sassi coperti da poca polvere bianca.
Il sole adesso risplende e la temperatura dell’arrivo a Riale è solo un freddo ricordo. Aspettando più che volentieri la badante che guida gli altri due amici con ciaspole, scendiamo restando esclusivamente sulla strada. Una splendida pasta walser dalle parti della Cascata del Toce pone fine in bellezza alla giornata.
Gianpaolo Fabbri