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COSSOGNO- 07-05-2023-- Quando il grafomane titolare è assente, non mancano nel gruppo altri grafomani che si divertono a raccontare le avventure dei Murmäta. Uno di questi è anche un prestigioso medico del nostro staff, si chiama Marco Valenti ed è l'autore di questo bel racconto.

Il Filo di Nolezzo era già stato percorso negli anni scorsi, ma allora non si era passati al ritorno lungo la bella variante che tocca l'Alpe  La Crosa, su un sentiero ignorato dalle cartine.

IL FILO DI NOLEZZO E IL MONTE TODUM

13 APRILE 2023

Dislivello totale: m 1050

Approfittando della assenza dell’amico grafomane in trasferta mediterranea di lavoro, ci avventuriamo verso la cima del Todum passando per la direttissima dell’ambitissimo e temutissimo “Filo di Nolezzo”.

A Cossogno, quota 400, si ritrova la solita armata Brancaleone di medici pensionati, badanti in servizio permanente effettivo e di complemento, ciclisti della domenica, cacciatori appiedati dalla fine della stagione venatoria, ex alpinisti acciaccati da patologie vere o millantate.

Tempo sereno ma variabile, sufficientemente fresco per garantire una buona carburazione ai muscoli induriti dagli anni.

Il percorso inizia in dolce salita su una bellissima e ben conservata mulattiera che in circa un'ora ci porta a Miunchio, 529; da qui la pendenza aumenta, ma sempre su ottima mulattiera in un’altra ora arriviamo all'Alpe Nolezzo, 747, dove ci fermiamo per una pausa ristoratrice prima dello strappo finale.

Ora la salita si fa più impegnativa e ripida, su una traccia esile con passaggi esposti e non assicurati e con alcuni passi di primo grado che, vista l’età media dei partecipanti, vengono classificati come 7 c. Si mette a capofila l’anziano ex-alpinista che però sbaglia completamente scelta dei rapporti ed andatura e va rapidamente in debito d’ossigeno, creando non poche preoccupazioni ai medici della spedizione; fortunatamente, però, anche per oggi non è stato necessario intonare il “Signore delle Cime”.

Finalmente sbuchiamo in un rado bosco di bellissimi faggi che dolcemente ci porta fino alla vetta del Monte Todum, 1298, da dove godiamo una splendida vista sul Lago Maggiore e sui laghi prealpini.

Meritato pranzo pochi tornanti sotto la cima e, dopo animata ma democratica discussione, si decide di rientrare a Cossogno con un percorso ad anello  che sfiora la Motta d’Aurelio e passa per l’Alpe La Crosa, chiudendo l'anello al Corte di Miunchio.

Marco Valenti

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