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PIEMONTE- 27-08-2023-- Il primo scheletro nell'armadio dei già citati My Bloody Valentine è un progetto molto personale che preannuncia alcune delle cose si troveranno in "Loveless". Pubblicato nel 1988, "Isn't Anything" è una compilation di cassette di anni precedenti e ricordi dolorosi, permea dell'attitudine lo-fi che inspirò moltissime correnti musicali degli anni 90.


"Soft As Snow" apre l'album con le ossessioni sessuali di Kevin Shields, il quale porta un nuovo fresco sound alla chitarra che ai tempi non era ne punk ne pop, ma qualcosa di unico e personale, iniziando l'ascesa dello Shoegaze, etereo e dirompente allo stesso tempo, il tutto condito da soffici e tristi voci.
La ballata "Lose My Breath" è un lamento minimalista confuso e sognante, la voce di Bilinda Butcher è una bomba struggente che mostra il suo inferno mentale come pochi altri colleghi.


"Cupid Come" è tanto semplice quanto efficace nel suo inno di amore giovanile, al contrario di "No More Sorry" che trova ancora una Bilinda Butcher affranta, mentre i suoni si amalgamano in un miscuglio indistinguibile. Il modo di cantare della Butcher ricorda il lamento di una preda ferita.
Nell'album si riscontra molte volte il legame che avevano alcuni membri della band con le droghe e se ne vedono i dolori che porta a chi è colpito anche indirettamente dalla piaga, legame che è anche sul punto di vista musicale, essendo la loro musica, come per esempio "Feed Me With Your Kisses", molto influenzata dalla psichedelia, ma non è da tralasciare nemmeno l'influenza e l'attitudine punk indipendente.


Isn't Anything è un disco con molti contenuti musicali e testuali, oltre che un lavoro seminale e influente, spesso dimenticato o messo in ombra dal ben più celebre (a buon ragione) "Loveless".