BOGNANCO- 22-10-2023--La prevista salita al Verosso dei Murmäta con gli amici svizzeri Steinböcke e Steingeissen (Stambecchi e Camosce), programmata da mesi, “salta” per un classico caso di organizzazione all’italiana. Ci consoliamo con un’escursione diversa, programmata all’ultimo momento, che consente comunque agli amici d’oltralpe di ammirare la bellezza dell’alta Val Bognanco in una splendida giornata, più estiva che autunnale.
GITA N. 131 O 24
I FORTINI DELL'ALTA VAL BOGNANCO
OTTOBRE 2023
Dislivello: 900 m. Tempo: 3 h 50’. Sviluppo: 12,7 km.
La gita annuale italo – svizzera dei nostri gruppi escursionistici è ormai alla sesta “edizione”. Questa ormai consolidata tradizione, iniziata nel 2017 e “saltata” solo nel 2020 a causa del Covid, si svolge, ad anni alterni, a sud e a nord del Sempione.
L’organizzazione, abbastanza impegnativa, quest’anno prevedeva la salita alla Cima Verosso da San Bernardo. Si tratta di un’escursione di soddisfazione che ha anche il dislivello e i tempi giusti per conciliare la fatica moderata con il piacere di stare insieme, meglio se con le gambe sotto una tavola ben fornita.
Avviene però che, due giorni prima dell’evento, veniamo cortesemente avvertiti che la strada da Graniga a San Bernardo “sarà chiusa giovedì 12 e venerdì 13 ottobre per lavori di asfaltatura”. E giovedì è proprio il giorno prescelto. Anche il giorno prima della gita la chiusura viene confermata e ci viene anche indicato dove parcheggiare le auto nel piazzale di Graniga per non intralciare i mezzi dell’impresa.
Ormai non possiamo più cambiare la data dell’incontro e studiamo, quindi, un’escursione alternativa, equivalente come tempo e dislivello, ma con partenza 600 metri più in basso. Niente Verosso! Ma torniamo alla cronaca della giornata!
Dalla stazione di Domodossola saliamo in auto al piazzale di Graniga, 1080, dove parcheggiamo secondo le istruzioni comunali. Siamo in venticinque, dodici Murmäta e tredici fra Steinböcke e Steingeissen. Uno dei nostri tre medici di turno fa il passo.
Seguiamo per un breve tratto la strada per San Bernardo fino ad incrociare, sulla sinistra, il bel sentiero che ci porta rapidamente all’Alpe Ronchetti e all’Alpe Gomba, 1238. Prime foto di gruppo ed attraversiamo il bellissimo pianoro fino ad imboccare il sentiero, immerso nella pineta, che più in alto diventa pista trattorabile fino all’Alpe Gallinera, 1386. Si prosegue fino a Ciuppinella, 1542, dove si torna su pista sterrata e, in direzione nord est, si raggiunge San Bernardo, 1630. Anche oggi ci sono distrazioni micologiche, ma il dovere di accompagnare al meglio gli amici svizzeri prevale sempre.
Da Graniga oltre un’ora e un quarto di cammino. Scendiamo al ponte sul rio Rasiga, 1600, attraversiamo e risaliamo, sempre lungo la strada, al primo tornante. Qui, tenendo la destra, imbocchiamo il sentiero e, al primo bivio, ancora nel bosco, puntiamo a nord (sinistra), raggiungendo i prati dell'Alpe Paione, 1780, in poco più di mezz’ora.
Superato il rifugio (chiuso), teniamo la destra e prendiamo il sentiero per i laghi di Paione. Lo lasciamo quasi subito alla nostra destra e raggiungiamo rapidamente e ripidamente i fortini, quota massima 1895 (un quarto d’ora), che si trovano a sinistra del sentiero che sale alla Costa del Dosso.
Sono stati ristrutturati nel 2021 dagli Alpini della Protezione Civile di Domodossola e dagli Alpini di Bognanco. Recentemente c’è stata un’ulteriore sistemazione ed ammiriamo tutti il grande lavoro fatto. E’ proprio il caso di dire che il volontariato in Italia riesce anche a spostare le montagne.
Da qui si gode di una meravigliosa vista sul Monscera e sui Quattromila del Sempione, tristemente senza neve. E’ un punto veramente “strategico”. Un’arietta frizzante, finalmente, ci induce a tornare rapidamente sui nostri passi ed a ridiscendere all’Alpe Paione per quello che gli amici svizzeri definiscono un “àpero moderé” da loro offerto e che di “moderato” ha ben poco.
Non neghiamo agli amici il nostro supporto con bottiglie italiane che spuntano come funghi dai nostri zaini. Scendiamo a San Bernardo passando dall’Alpe Arza, dal Rifugio Il Dosso e dal sentiero che taglia i tornanti della strada. Da San Bernardo ripercorriamo il sentiero di salita fino all’Alpe Gomba e all’Alpe Ronchetti.
Di qui percorriamo il sentiero più diretto che ci porta in prossimità della fontana, fra le case di Graniga (quasi un’ora e tre quarti dai Forti). Apprendiamo con disappunto che i lavori sono stati rinviati all’ultimo momento, con tipica “disorganizzazione” all’italiana. Gli amici svizzeri ci consolano dicendo che ormai anche da loro si usa così. Sarà l’avvento dell’intelligenza artificiale.
Una cortese telefonata, anche all’ultimo momento, a chi si era gentilmente interessato sulla praticabilità della strada non ci avrebbe certamente dato fastidio. Siamo a Bognanco e non a Parigi, ci si conosce tutti ….. Viva l’Italia lo stesso!
Il pranzo da Cecilia ci riconcilia con le cose belle e positive della giornata e ci permette di scambiarci qualche piccolo ricordo con il pensiero già rivolto alla gita in Svizzera nell’autunno 2024.
Gianpaolo Fabbri