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siringa infermiere

TORINO-05-07-2017- CS- “Siamo talmente stanchi e sfibrati, distrutti, dai carichi di lavoro a cui siamo sottoposti, che siamo davvero al limite di rottura. È una situazione allucinante, con una scala di responsabilità che va da coloro che prendono le decisioni, all’Asl, alla Regione, che non vede mai un vero responsabile, una soluzione o  una risposta. Nel Vco mancano drammaticamente infermieri e i servizi sono tutti a rischio se qualcuno di coloro che oggi lavora dovesse cedere. Ancora più grave è che non si vede all’orizzonte nessuno che alzi un dito per cambiare le cose. Se poi a pagarne le conseguenze saranno i pazienti, la colpa dovrà essere attribuita a coloro che fino a oggi se ne sono infischiati, concentrati solo a raggiungere gli obbiettivi numerici dei piani regionali. Noi non siamo più disposti a tollerare oltre questa situazione”. È il grido d’allarme lanciato dagli infermieri, tramite il sindacato degli infermieri Nursing Up, che si ripete un anno dopo la denuncia pubblica sugli insopportabili tagli del personale, sul turn over inesistente e sulla mancanza di personale necessario a coprire tutti i turni, le mansioni e le necessità nella sanità del Vco, fatta un anno fa. Denuncia che è caduta nel vuoto. “Gli infermieri sono stanchi e non ce la fanno più, la sanità nel Vco è al limite del collasso” attacca il segretario Regionale del Nursing Up, Claudio Delli Carri che chiede azioni risolutive concrete, senza attendere oltre. In due parole: assunzioni subito.

 “Gli infermieri sono in enorme sofferenza – dice Delli Carri -, manca personale, non esiste un turn-over, non esiste cambio generazionale. La carenza costante di personale conduce i responsabili a vari livelli gerarchici, che guardano solo ai loro obbiettivi numerici imposti dalla Regione - rispettando ad esempio i Mapo, ossia parametri in applicazione del Dlgs 81/08 che valutano la movimentazione e assistenza degli ospiti ospedalizzati, il rischio degli operatori sanitari e i fattori che caratterizzano l'esposizione lavorativa -,  a coprire i turni imponendo rientri al lavoro insostenibili, utilizzano gli infermieri come marionette, non capendo la realtà di ogni singolo operatore che ha le sue capacità, peculiarità e a volte anche limitazioni. Non si costruiscono i turni solo con i numeri, ma vanno fatti con le persone. Addirittura, in alcuni casi, sono state fatte saltare le ferie di qualcuno, per far quadrare le necessità dei reparti. Un fatto gravissimo perché per un mestiere usurante come quello dell’infermiere il riposo è importate tanto quanto il lavoro. E se poi un infermiere sbaglia è il paziente a pagarne le conseguenze”. In più nel Vco continua a ripetersi con una continuità inaccettabile il fenomeno del “demansionamento” selvaggio e sistematico degli infermieri, che avviene per la carenza ormai cronica di O.S.S (Operatori socio sanitari).

 “In sostanza agli infermieri viene continuamente chiesto di tappare i buchi di ogni necessità – dice Delli Carri -, pur se loro già sono in sovraccarico di lavoro per turni e orari massacranti. Va ricordato che in casi di straordinaria necessità, come recita anche l’articolo 49 del Codice deontologico, l’infermiere è tenuto a coprire le mansioni di altre figure, ma ciò non può avvenire in modo programmatico e costante, con anticipo mensile! Se una persona vuole fare l’Oss - aggiunge Delli Carri -, fa l’Oss, e non si mette a fare tre anni d’Università per diventare infermiere”.

 “Così non si può andare avanti, è ora che s’intervenga seriamente e in modo decisivo

– aggiunge il segretario Nursing Up -. Siamo stufi di essere presi in giro con parole che non si tramutano mai in fatti. È necessario assumere e subito. Perché anche se sembra essersi attivata la tanto famosa ed agognata procedura per il concorso per infermieri in condivisione con altre aziende sanitarie, dove il capo fila sarà Vercelli, per ora, nel Vco, non si è visto alcun cambiamento. E i tempi appaiono ancora lunghissimi. La necessità di cambiare le cose è invece immediata, perché gli infermieri non ce la fanno più”. Delli Carri conclude: “In assenza di risposte, di una reale e immediata attivazione delle assunzioni per tornare ad avere negli ospedali l’organico necessario a far funzionare la nostra sanità, siamo pronti a prendere tutti i provvedimenti necessari a portare ancora di più all'attenzione pubblica i nostri gravi problemi”.

Il Segretario Regionale

Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri