1

domo comune fontana luci sera

DOMODOSSOLA-06-07-2017- CS- “Non c’è più spazio

per le chiacchiere dei pochi che protestano: il velo è ormai calato. Francia, Spagna Germania e Belgio chiudono porti e confini, l’Austria è pronta a schierare soldati e carri armati, limitando la libertà di circolazione e negando l’accesso ai migranti. Mentre lo stesso Macron, emblema della sinistra europea, ha confermato il suo no ai migranti economici, il Governo del PD resta inerte davanti ad un'invasione senza fine, senza controlli e senza regole: migliaia di sbarchi al giorno, nella stragrande maggioranza uomini, praticamente un esercito.

Come Sindaco non tollerò più di subire i problemi che il Governo non vuole risolvere: non passa giorno senza una segnalazione di disagio da parte dei cittadini o senza la contestazione di un illecito ai migranti. Non si può sopportare oltre, non si può imporre oltre agli italiani: il rischio di reazioni è in crescendo.

Perciò dico fin da subito, e mi auguro che tutti i Sindaci facciano altrettanto, che l’accordo ANCI – Ministero dell’Interno per le quote di migranti non deve assolutamente essere rivisto, se non al ribasso.

In assenza di un argine a questa inaccettabile situazione le Istituzioni del nostro Paese devono cominciare a fare la loro parte, rendendo chiaro che chi arriva in Italia sbarcando dai gommoni, mentre attende l'esito della richiesta di rifugiato e per di più viene mantenuto a nostre spese, non può considerarsi libero di fare tutto ciò che vuole.

I migranti ospitati nei centri di accoglienza devono essere controllati davvero, e non per finta, anche per evitare, come si è visto succedere a Domodossola, che possano sparire dandosi ad un’inquietante clandestinità.

Come diceva Oriana Fallaci vi sono dei momenti in cui tacere è una colpa e parlare diventa un obbligo, e questo è sicuramente uno di quei momenti.

Ribadisco quindi ancora una volta che gli elementi minimi, ripeto minimi, di tale controllo, reso ancor più necessario dalla totale inefficienza del Governo, sono:

1. l’obbligo di rientro entro le ore 20.00 presso le strutture di accoglienza.

2. l’obbligo di permanenza presso il Comune di accoglienza.

Auspico che il Prefetto del VCO, alla cui attenzione ho inviato queste richieste, ne valuti al più presto l'inserimento nei regolamenti di gestione dei centri di accoglienza non solo di Domodossola ma dell’intera Provincia, nell'ottica di garantire ordine pubblico e sicurezza a tutti i cittadini del nostro territorio: un primo piccolo segnale di rimedio per iniziare a riprendere il controllo sull'immigrazione.” Lucio Pizzi