DOMODOSSOLA -10-07-2017-L'Avas Ossola ha festeggiato nel fine settimana i trent'anni di attività e ora guarda al futuro cercando di coinvolgere e avvicinare al mondo dell'assistenza sanitaria in particolare i giovani. L' Avas è attiva sul territorio ossolano grazie alla generosità di un centinaio di persone che hanno scelto di dedicare una parte del loro tempo accanto agli ammalati e agli anziani. La cerimonia che si è svolta al Sacro Monte Calvario è iniziata alle ore 16 con la Messa celebrata dall'assistente spirituale dell'associazione don Enrico Manzini. Nella Sala Bozzetti è proseguita la serata con un convegno che ha visto la presenza al tavolo dei relatori della presidente dell'Avas Ausilia Ghezza e dei direttori delle strutture pubbliche con le quali l'Avas collabora. Sono intervenuti il direttore del CISS Ossola Mauro Ferrari e il presidente del CST (Centro Servizi del Territorio) Daniele Giaime. “ Ci è sembrato giusto festeggiare questo traguardo non solo tra noi volontari – ha detto Ghezza - ma coinvolgendo le persone che hanno creduto e credono nel volontariato ed hanno avuto con noi una proficua collaborazione. Questo traguardo ci fa riflettere e fare delle considerazioni: abbiamo ottenuto ottimi risultati ma riusciremo a garantire un futuro all'Avas. In questi trent'anni non c'è stato un ricambio generazionale di conseguenza vediamo venire meno il numero dei volontari. I soci sono 150 un centinaio quelli attivi. Vorremmo riuscire a contagiare di più i giovani ma è difficile”. Gli ambiti di intervento sono l'ospedale San Biagio, cinque case di riposo. Domodossola, Premosello, Varzo, Villadossola, Vogogna, a domicilio e al centro incontro di Pieve Vergonte. Ausilia Ghezza ha ringraziato tutti i volontari che sono entrati in questi anni a far parte dell'associazione. Un ringraziamento è andato anche al Centro Servizi del territorio che in questi anni ha sostenuto l'associazione. Nel corso della giornata sono stati ricordati anche don Gianfranco Tabarini che ha fondato l'Avas e don Giacomo Romagnoli, che è stato padre spirituale prima di don Enrico Manzini attuale assistente spirituale dell'Avas, ed Eugenio Bergamini primo presidente Avas.
Mary Borri




