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brando medico

DOMODOSSOLA – 14-08-2017 L' intenso utilizzo

delle mani e delle dita attraverso le quali consultiamo i nostri “pc”  e i cellulari possono provocare disturbi fino a scatenare vere e proprie patologie alla mano.     In particolare il tunnel carpale e dito a scatto che cominciano a insorgere anche tra i giovani, i maggiori  utilizzatori  della tecnologia.  Il chirurgo Antonio Brando che dal primo agosto ha lasciato l'ospedale domese per prestare servizio al Centro Regionale di Chirurgia della mano di Savona  invita a fare attenzione alle mani e a non sottovalutare  i “tecno malanni”.“L' utilizzo dei dispositivi elettronici di ultima generazione – spiega Brando -  mi riferisco all'uso degli smartphone  con il loro  touch screen comportano l'utilizzo reiterato e spesso smodato delle nostre dita incrementando  l'incidenza delle patologie croniche degenerative quindi patologie da sovraccarico, pensiamo a quante volte utilizziamo il touch durante la giornata e a quanti slanci del pollice eseguiamo sullo schermo, tutto questo movimento prima era assente. Noi già utilizziamo le mani tantissimo,  ma l'uso ulteriore di queste apparecchiature  comporta   un incremento di alcune patologie quali la rizoartrosi, il dito a scatto e anche la sindrome del tunnel carpale per via del posizionamento di questo dispositivo nelle mani”. Secondo il chirurgo è bene  utilizzare le mani con raziocinio.  “Evitare l'utilizzo smodato – dice Brando - cercare di cambiare il dito con il quale si utilizza il touch evitare di sovraccaricare il pollice utilizzare due mani per digitazione. Sono misure preventive molto efficaci altrimenti tutto si concentra sul pollice che oltre ad essere il dito più mobile è quello che utilizziamo di più”.  Brando da tre anni prestava servizio all'ospedale domese si è trasferito a Savona in seguito alla  vincita di un bando di mobilità della Asl 2 Savonese, si è specializzato nel Regno Unito e ha conseguito il diploma in tecniche microchirurgiche alla Scuola Medica dell’Ospedale Cardarelli di Napoli.  Nel Vco il chirurgo mantiene l'attività  negli studi privati.  Intanto alcuni casi eseguiti in Ossola sono diventati oggetto di uno studio e vengono presentati ai congressi internazionali di chirurgia. “Ho studiato e presentato una serie di casi estrapolati dalla mia attività chirurgica in Ossola – spiega Brando - riguardanti l'utilizzo di nuove tecniche micro invasive nel trattamento di patologie molto comuni quali la sindrome del tunnel carpale e il dito a scatto.  Sono state sviluppate queste tecniche che prevedono il trattamento non più attraverso il tradizionale taglio attraverso l'accesso cutaneo classico cui consegue un periodo di convalescenza con punti di sutura, bensì attraverso dei piccoli fori attraverso i quali viene inserito un micro bisturi e si esegue l'intervento come per la versione tradizionale, ma con il vantaggio di avere piccolissime aperture e quindi un recupero immediato”.  Il chirurgo inoltre ha depositato un brevetto in America del  disegno di uno strumento microchirurgico di sua invenzione. Si tratta di una “ micro pinzetta” per bloccare i microvasi durante la loro riparazione. Il disegno è risultato meritevole di protezione delle caratteristiche intellettuali e attualmente viene sfruttato da un'azienda del settore.


Mary Borri