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targa dell oro mix

DOMODOSSOLA – 1-09-2017 Con una cerimonia semplice ma ricca di commozione   è stata scoperta questa sera in piazza dell'Oro una targa in memoria dell'Aviatore Arturo dell'Oro  caduto nel cielo di Belluno durante un combattimento aereo il 1° settembre 1917, nell’atto di difendere la città veneta dal fuoco nemico.  Il comune ha voluto onorare il nobile  gesto compiuto con coraggio per il bene della Patria con la posa di una targa commemorativa  nel centenario della morte. A fare le veci del sindaco c'era l'assessore ai lavori pubblici Franco Falciola che ha scoperto la targa con Federico Brustia, un lontano parente di Arturo Dell'Oro. Non era presente invece alla cerimonia  un altro  lontano parente  di Arturo Dell'Oro l'australiano mecenate e cittadino onorario domese Robert James Thomson Dellor.  capo esecutivo della New Corporation, il network. Durante lo scoprimento della targa un ultraleggero Asso 6 ha sorvolato la piazza per rendere onore all'aviatore.  Nutrito il gruppo di partecipanti all'evento rappresentanti dell'Associazione Marinai, Alpini, Aereonautica, Polizia, Carabinieri. Oratore ufficiale è stato il professor Pierantonio Ragozza che prima dello scoprimento della targa, poi benedetta dal parroco don Vincenzo Barone, ha tracciato una breve biografia di Dell'Oro. L'aviatore  nato a Vallenar di Atocama il 7 settembre 1896, da una famiglia emigrata in America del Sud per cercare fortuna. Il padre era di  Vagna, mentre la madre era di Pallanza. Nei primi giorni del maggio del 1915, avuto notizia dell'imminente ingresso in guerra dell'Italia, si recò a Valparaíso, dove nel frattempo era stato costituito un Comitato per il reclutamento dei giovani destinati al fronte europeo. Arruolatosi subito si imbarcò quello stesso giorno su un piroscafo che fece rotta verso Genova. Arrivato in Italia si arruolò tra i volontari del Corpo Aeronautico. Dopo aver  conseguito il brevetto di pilota aviatore, venne destinato a prestare servizio nella 2ª Sezione dell'83ª Squadriglia Caccia. Nel novembre 1915 gli fu assegnata una Medaglia d’argento al valor militare per un'azione eseguita nel cielo della Val Clusa (Bellunese), e qualche tempo dopo ricevette anche una promozione per merito di guerra al grado di Sergente. Il 1º settembre 1917 nei cieli di Belluno, per conseguire l'abbattimento di un Hansa-Brandenburg  austriaco, non esitò a gettarsi con il proprio velivolo contro quello nemico dopo che la mitragliatrice gli si era inceppata, sacrificando la sua vita. La sua salma, e quelle dei due aviatori austriaci da lui abbattuti, al termine delle esequie furono solennemente traslate nel cimitero di Belluno. Per questa azione gli venne assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria, massima decorazione militare italiana. Alla sua memoria, il 19 giugno 1921, gli fu intitolato il Campo d'Aviazione di Pisa San Giusto, mentre qualche tempo dopo avvenne lo stesso per l'Aeroporto di Belluno. “ Non siamo chiamati a sacrificare la vita come Dell'Oro - ha detto Pierantonio Ragozza – ma il suo esempio è un invito a sacrificare qualcosa di proprio per il bene delle comunità o meglio della Patria”. Sabato alle 10  all'Aviosuperficie di Masera a cura della sezione locale dell'Associazione Arma Aeronautica del dell'Aeroclub Valdossola vi sarà lo scoprimento di un'altra targa dedicata all'eroe della città di Belluno.


Mary Borri