VILLADOSSOLA -26-09-2017- Lunedì sera nel consiglio di Villadossola il sindaco ha reso onore alla memoria di Aldo Ceresa, villadossolese che prima di morire ha espresso la volontà di lasciare il 60 per cento del ricavato della vendita del suo appartamento alle associazioni che in città svolgono attività nel sociale e nelle attività di soccorso. Sono dieci associazioni di Villadossola individuate sulle sono stati spalmati 66 mila euro : Società Operaia di Mutuo Soccorso, Casa Noemi (accoglienza femminile),Case Aperte (Appartamenti per nuclei familiari),Auser (associazione per l'invecchiamento attivo),Corpo Volontari del Soccorso, Caritas, Punto e Virgola (servizio raccolta indumenti),Volontari Distribuzione Pasti, Nascere Insieme (associazione che diffonde informazioni relative alla salute riproduttiva, alla vita prenatale, perinatale e infantile) e Avas (assistenza a persone malate e in difficoltà) . Ogni associazione ha avuto di un contributo di 6.600 euro a favore della propria attività. “Come consiglio comunale – ha detto il sindaco Marzio Bartolucci - è giusto dare rilievo a questo gesto di generosità che incoraggia il prezioso lavoro delle associazioni di volontariato locali a favore degli anziani o delle persone sofferenti. Ci sono persone che si prodigano nella vita quotidiana al servizio di altri e persone discrete e riservate che decidono di lasciare parte delle proprie risorse per sostenere quanti perseguono disinteressatamente il bene comune. Ad entrambi – ha detto il sindaco Marzio Bartolucci - va il nostro riconoscimento a nome della collettività”. Il primo cittadino ha quindi tracciato una biografia del benefattore morto nel 2015. Ceresa nasce il 15/5/1932 a Villadossola dai genitori Riccardo e Rina Monier. Il papà è un responsabile di cantiere della ditta Poscio da cui ottiene grande fiducia e incarichi di responsabilità. Aldo studia lontano da Villa e si diploma in ragioneria; sarà assunto in banca alla Cariplo ancora giovane. Il costante ed apprezzato impegno lo porterà ad assumere incarichi di responsabilità prima presso la filiale di Domodossola e poi presso quella di Gravellona Toce. Figlio unico, segue spesso la famiglia nelle case di San Remo e di Cravegna. Le sue frequentazioni in paese sono circoscritte ad alcuni amici ed ai parenti; non assume incarichi sociali e di servizi alla collettività tranne una breve periodo come consulente della Fondazione Tami. La sua vita è sempre stata riservata e discreta, anche dopo la morte dei genitori, con frequenti assenze da Villa. Solo negli ultimi anni con la salute malferma la sua presenza a Villa è stata costante. Anche la minoranza si è unita al sindaco nel riconoscimento e il capogruppo Bruno Toscani ha aggiunto la proposta di intitolare una via o una piazza di Villa a Ceresa. Idea subito condivisa dal primo cittadino.
Mary Borri


