1

paolo crosa lenz

VARZO- 06-10-2017- “Il Parco Veglia Devero non ha mai condiviso il collegamento Teggiolo – Devero”, così il presidente Paolo Crosa Lenz, in una lettera inviata a vari enti “per corretta informazione e tutela della dignità” su una delibera del comune di Baceno che si dichiara a favore della costruzione dell'impianto: “Preciso- spiega Crosa Lenz- che l’Ente d gestione delle aree protette dell’Ossola non ha mai deliberato in tal senso. La deliberazione a cui si fa riferimento è stata assunta dalla “Comunità delle aree protette” che è costituita dai Sindaci dei Comuni del Parco (gli stessi Sindaci che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa con la società proponente per la realizzazione dell’iniziativa), dal Presidente della Provincia del VCO e dai presidenti delle due Unioni montane “Valli dell’Ossola e “Alta Ossola”, ma non dal Parco. ;

L’Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola si trova nella posizione di Ente gestore del SIC/ZPS “IT1140016 – Alpi Veglia e Devero, Monte Giove” all’interno del quale si dovrebbero sviluppare in parte gli interventi proposti ed in questa veste avrà il compito di esprimersi, secondo le procedure di legge, nel merito tecnico e sotto il profilo normativo a cui è sottoposto l’intervento, esercitando il proprio ruolo a presidio della conservazione degli habitat e delle specie che come patrimonio di biodiversità hanno portato al su citato riconoscimento nell’ambito della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea, nonché a garanzia del rispetto delle finalità delle aree naturali protette come stabilite dalla legislazione regionale e nazionale in materia.

Nel rispetto del proprio ruolo istituzionale l’Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola ha garantito, sin dal suo primo coinvolgimento, la propria disponibilità a concertare con le istituzioni strategie di gestione sostenibile accogliendo in tal modo la sfida di coniugare la tutela del territorio, della biodiversità e del paesaggio (primo compito istituzionale di un Parco naturale) e le esigenze di sviluppo economico del territorio.

Un Parco non potrà mai dichiararsi proponente e favorevole ad un progetto che porta ad un collegamento via fune tra la vetta del Monte Teggiolo e Baceno, passando per San Domenico, Bondolero e la vetta del Monte Cazzola, pur riconoscendo il valore e l’utilità dell’opera di compensazione della funivia proposta tra Goglio e Devero. Qualsiasi forzatura in merito sarebbe una “manipolazione genetica” rispetto al DNA istitutivo del Parco.

Nel futuro di Devero si prospettano due modelli di turismo: il turismo dei grandi Caroselli basato su chi va in montagna in seggiovia inverno ed estate e il turismo naturalistico basato su chi cammina lentamente e liberamente inverno ed estate. Il luna park e la natura. Dovere di un Parco è controllare il primo per tutelare e proteggere la seconda.

Tanto dovevo per corretta informazione e tutela della dignità istituzionale dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Ossola e mia personale.

Ecco il testo della Precisazione e rettifica inviata ai vari enti coinvolti:

OGGETTO: Richiesta di rettifica oggetto della delibera n. 27/2017 del Comune di Baceno e della relativa lettera di trasmissione agli altri Enti.

In data 29/09/2017 l’Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola ha ricevuto la nota del Comune di Baceno, nostro protocollo 2055 del 29/09/2017 e la relativa deliberazione del Consiglio Comunale, aventi il seguente oggetto: “Condivisione documento dell’Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola a favore della realizzazione di un collegamento impiantistico di risalita fruibile tutto l’anno tra la Valle Divedro e la Valle Antigorio. Invio delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 29/09/2017”.

Questo Ente, avendo rilevato un palese errore di attribuzione del documento citato nell’oggetto della deliberazione comunale, con la presente precisa e sottolinea che:

  1. 1)  L’Ente d gestione delle aree protette dell’Ossola non ha mai deliberato in tal senso.

  2. 2)  La deliberazione a cui si fa riferimento è stata assunta dalla Comunità delle aree protette che è costituita dai Sindaci dei

    Comuni del Parco (gli stessi Sindaci che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa con la società proponente per la realizzazione dell’iniziativa), dal Presidente della Provincia del VCO e dai presidenti delle due Unioni montane “Valli dell’Ossola e “Alta Ossola”;

  3. 3)  La Comunità delle aree protette è, ai sensi dell’art. 18 della l.r. 19/2009 “Organo consultivo propositivo e di verifica sull’attività” dell’Ente di gestione delle are protette. In Questo ambito la Comunità delle aree protette dell’Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola ha assunto una propria delibera con la quale ha espresso il sostegno all’iniziativa del collegamento impiantistico di cui trattasi;

  4. 4)  L’Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola si trova nella posizione di Ente gestore del SIC/ZPS “IT1140016 – Alpi Veglia e Devero, Monte Giove” all’interno del quale si dovrebbero sviluppare in parte gli interventi proposti ed in questa veste avrà il compito di esprimersi., secondo le procedure di legge, nel merito tecnico e sotto il profilo normativo a cui è sottoposto l’intervento, esercitando il proprio ruolo a presidio della conservazione degli habitat e delle specie che come patrimonio di biodiversità hanno portato al su citato riconoscimento nell’ambito della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea, nonché a garanzia del rispetto delle finalità delle aree naturali protette come stabilite dalla legislazione regionale e nazionale in materia.

  5. 5)  Nel rispetto del proprio ruolo istituzionale l’Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola ha garantito, sin dal suo primo coinvolgimento, la propria disponibilità a concertare con le istituzioni strategie di gestione sostenibile accogliendo in tal modo la sfida di coniugare la tutela del territorio, della biodiversità e del paesaggio (primo compito istituzionale di un Parco naturale) e le esigenze di sviluppo economico del territorio.

Tanto dovevo per corretta informazione.