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VILLADOSSOLA–8-10-2017- Farcita di spiegazioni sui lavori di casa delle donne di un tempo, poesie, canzoni e scenette  è stata un successo la ventisettesima edizione di U nöst dialétt che si è svolta sotto il tendone della Noga.  Felino Sarazzi in veste semiseria  ha raccontato della Noga di ieri. Il tema della serata è stato il lavoro delle donne con dimostrazioni da parte delle donne del paese della confezione di calze e pantofole partendo dalla lana. Con l'ingresso sotto il tendone di una vera pecora che è stata tosata. E' stato poi raccontato come  veniva eseguito il bucato un tempo, prima dell'invenzione della lavatrice, ovvero con l'utilizzo di un mastello e della cenere. Per rafforzare le  radici culturali e linguistiche dell'Ossola il professor Silvano Ragozza ha spiegato l'origine di alcuni termini dialettali. Durante la serata è stata offerta al numeroso pubblico, oltre un centinaio di persone, una cena con prodotti locali piatto forte è stata la pasta con zucca e pancetta. Esilarante è stata anche una scenetta dialettale con testo scritto da Galdino.  Durante la serata c'è stata la premiazione del concorso di poesia Armando Tami che ha visto la partecipazione di tredici poesie valutate dalla giuria presieduta da Silvano Ragozza. La poesia dialettale che ha trionfato s'intitola “La preja bianca” a comporla  Mary Massari di Marano Ticino.  Al secondo posto Pier Franco Midali di Viganella con “La Bandaula” al terzo “Na Reula” di Italo De Matteis di Casale Corte Cerro, al quarto “Ul ragn e ul lulò” di  Antonio Prevosti di Domodossola e al quinto “Tera” di Rosanna Zamponi” di Bognanci. I vincitori sono stati premiati dal Comitato organizzatore e dall'assessore alla cultura Marcello Perugini.

Mary Borri

 

 

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