VILLADOSSOLA – 29-10-2017 - Grande successo sabato sera al teatro la Fabbrica per lo spettacolo benefico proposto dal Kiwanis dedicato ad Emma Morano. La donna verbanese, vissuta 117 anni e 137 giorni, ha detenuto il titolo di decana d'Italia e d'Europa dal 2 aprile 2013 e di decana dell'umanità dal 12 maggio 2016 fino alla morte il 15 aprile 2017. Lo spettacolo portato in scena dalla compagnia “E...dizione straordinaria”, è stato proposto dal Kiwanis distretto Italia San Marino e club di Domodossola. Prima dello spettacolo il presidente del Kiwanis Federico Spinozzi e il luogotenente governatore del Kiwanis Italia San Marino divisione 17 Isabella Varese hanno spiegato che il ricavato andrà alle residenze assistenziali di Domodossola e Villadossola. La vita della donna più longeva del mondo è stata l'occasione per un viaggio storico musicale attraverso tre secoli intervallati dai momenti più salienti della sua vita. Lo spettacolo in particolare ha raccontato il periodo vissuto a Villadossola e il suo primo amore Augusto, il lavoro fra i sacchi dello iutificio Maioni, la prima e la seconda guerra mondiale e l’incontro con Giovanni, che la convinse a sposarlo con un ricatto, la coraggiosa separazione e la vita difficile a quei tempi per una separata, la conquista del voto alle donne fino alla vecchiaia trascorsa con l’amorevole vicinanza delle nipoti, sulle rive del lago Maggiore”. Lo spettacolo era già stato presentato a Verbania in occasione dei festeggiamenti per il compleanno di Emma Morano. Rispetto alla rappresentazione di Verbania in questa replica è stata inserita la parte della giovinezza trascorsa a Villadossola per la messa in scena ha contribuito Beppe Fusè con il suo archivio storico d'epoca. Emma Morano è stata interpretata Raffaella Gambuzzi di Verbania regista della compagnia Domenico Rodinò mentre gli autori sono Federico Spinozzi e Mariangela Camocardila hanno collaborato con la compagnia la scuola di canto “La gatta e la volpe”, il centro di Formazione artistica Arcademia il gruppo di bambini del laboratorio di Teartificio.
Mary Borri


