
PREMOSELLO- 05-11-2017- Andrà al Ministero per reclamare il Parco Giochi per i bambini del paese il sindaco di Premosello Giuseppe Monti. La scorsa estate in via cautelativa l'amministrazione premosellese ha chiuso il parco giochi adiacente la struttura sanitaria. Una famiglia che risiede in quell'area ha da tempo intentato una causa legale con il comune per il rumore provocato da giovani che frequenterebbero, anche in tarde ore notturne, il Parco giochi. Dopo avere perso in primo grado il Comune ha fatto appello, chiedendo la sospensione dell'ordine di chiusura del parco giochi, che la Corte d'appello ha rigettato. Al comune, in attesa della sentenza, che arriverà tra circa un anno, visto che la prima udienza sarà nella primavera del 2018, non è rimasto che chiudere a chiave l'area, e risarcire la controparte con il pagamento delle spese legali e di consulenza tecnica oltre al risarcimento di 10 mila euro alla vittime del disturbo. Lo smantellamento dei giochi costa parecchie decine di migliaia di euro, per questo, in attesa della sentenza d'appello, il comune ha solo “congelato” l'area: “Non siamo gli unici in Italia- spiega il sindaco Monti sulla sua pagina facebook- per questo motivo settimana prossima saremo a Roma per far valere le ragioni dei bambini e dei nostri ragazzi che hanno il diritto e il dovere di divertirsi in tutta libertaà senza impedimenti.
Il collega Sindaco di Mason Vicentino sarà con me al Ministero per rappresentare l'assurdità di norme che vietano di fatto ai bambini di giocare. Noi saremo sempre e comunque ad ogni costo con i bambini. Non abbiamo intenzione di mollare si continua a resistere.
Ricordo che a Premosello non bastava la recinzione, per risolvere il problema sarebbe stato troppo semplice, fin dal 2012 venne chiesto lo smantellamento della teleferica, lo spostamento dei tre "rumorosissimi" giochini a molla ......(n.d.r. per i bambini fino ai quattro anni), la videosorveglianza e la chiusura del parco giochi alle ore 17.30.
Il Comune si e' presentato alla mediazione, attraverso il suo legale, (qualcuno ha affermato impropriamente che non ci siamo presentati) non abbiamo pero' accettato queste imposizioni e cosi si e' arrivati alla causa il resto e' storia dei nostri giorni, con altre circostanze che verranno rese pubbliche dall'amministrazione, in una assemblea pubblica solo dopo il pronunciamento della Corte D'Appello di Torino nel rispetto della Corte. Nel frattempo cosa stiamo facendo: lavoriamo a livello nazionale per cercare di far modificare la norma a favore di tutti i bambini italiani, perché allo stato attuale nessun parco giochi in centro paese risulta a norma, lavoriamo per ridare per la primavera prossima un parco giochi ai bambini di Premosello Chiovenda, lavoriamo per ottemperare alla sentenza del Tribunale di primo grado, nell'interesse collettivo”.


