1

pizzi giacca spalla

DOMODOSSOLA- 15-11-2017- Il sindaco domese Lucio Pizzi dopo un articolo di stampa in cui lo si indicava come possibile candidato al Parlamento, in un comunicato stampa smentisce la questione "Perchè nessun partito di centro destra me lo ha chiesto", ed apre alla possibilità che il Vco vada in Lombardia purchè siano definite preventivamente alcune questioni: "L’imminente tornata elettorale del prossimo anno nonché l’apparizione sul radar politico di un Comitato per il Vco in Lombardia mandano in fibrillazione il Partito Democratico- commenta Pizzi- non interverrei in quello che ha tutta l’aria del solito teatrino della politica se non fosse che anche autorevoli organi di informazione, probabilmente con sano spirito goliardico, hanno ritenuto la mia umile persona degna di una candidatura.

Posso immaginare che il Pd in realtà mi desideri a Roma, probabilmente sognando di tornare a sedersi nel Palazzo di Città una volta eliminato il problema Pizzi: li invito però a non illudersi e a concentrarsi piuttosto con il tema che li riguarda più da vicino, vale a dire il referendum per il Vco in Lombardia. Infatti dovrà essere la Provincia del Verbano Cusio Ossola, governata dalla sinistra, a decidere se indire oppure no un referendum che smuove le nostre coscienze rispetto ad un progressivo sentimento di allontanamento dei cittadini, anche ossolani, nei confronti della burocrazia torinese, percepita come sempre più lontana ed estranea... a dire il vero per responsabilità, nel tempo, sia del centrodestra che del centrosinistra. Da parte mia, come sindaco, non posso al momento che rispettare l’iniziativa popolare e attendere che Il Presidente della Provincia Stefano Costa decida se darci la possibilità di votare oppure no. A questo proposito, però, chiederei solo ai fautori della partenza per la Lombardia di presentare uno studio dettagliato dei pro e dei contro sulle ripercussioni di questo eventuale percorso in termini di servizi sanitari, presenza delle forze dell’ordine e in generale della Pubblica Amministrazione nonché di configurazione dei futuri centri decisionali, ivi comprese le rappresentanze in Regione: studio da presentarsi prima del momento della scelta, per gli approfondimenti del caso.

Tornando alla mia ipotetica candidatura, invece, niente di nuovo: il fatto che mi trovi possibile candidato al Parlamento da un noto giornalista del territorio e da un partito di opposizione, ma sicuramente non da quel centro-destra al quale per percorso appartengo, non è infatti una novità poiché il centro-destra non mi ha mai indicato con entusiasmo in nessuna posizione che fosse di qualche rilievo. Il fatto di essere sindaco non mi esimerà però dal rimanere vicino ai miei concittadini nel controllare che anche chi li dovrà rappresentare in funzione di legislatore appartenga a questo territorio e non venga paracadutato, sia credibile per storia e azione amministrativa e possa davvero garantire a Domodossola e all’Italia il suo impegno nel difendere quell'identità economica e sociale che le scellerate scelte politiche degli ultimi anni hanno messo fortemente a rischio. Nessuno mi ha chiesto di candidarmi e io non l'ho chiesto a nessuno ma certamente, come ogni cittadino, potrò partecipare alle prossime elezioni votando".