VILLADOSSOLA- 17-11-2017- Il parroco di Villa don Massimo Bottarel, che ha conosciuto la realtà del Ciad come missionario, ad ottobre è andato per una ventina di giorni in visita da don Benoît Lovati che è attualmente evangelizzatore a Bissi Mafou. Ieri sera all'oratorio di Villadossola il parroco ha portato la propria testimonianza. Con don Massimo era presente anche il presidente del consiglio del comune di Villadossola Alberto Lepri che ha accompagnato don Massimo nella recente visita. La famiglia del villadossolese aveva avviato una raccolta fondi in memoria di Massimo Lepri, padre di Alberto, per la realizzazione in Ciad di un centro medico. Ho trovato don Benoît in forma. Quella del Ciad è una realtà molto povera rurale, basata su un'economia di sussistenza, sull'agricoltura sull'allevamento molto legata alle piogge annuali. Una realtà con tanti bambini che sono la gioia di chi va in missione, una realtà difficile dal punto di vista scolastico con una scuola che non è capita in modo giusto. In queste condizioni i valori a che livello sono?
E' difficile da dire noi abbiamo un'idea dell'Africa e pensiamo di poter applicare i nostri criteri di valori alla realtà africana. L'Africa è un altro mondo e i nostri valori non si applicano là e i valori che ci sono là non si applicano qua. Facciamo fatica a comprendere la realtà africana se non restando là un certo periodo di tempo e sforzandosi di entrare nella loro realtà. Parlando invece dell'evangelizzazione?
L'evangelizzazione continua l'africano è molto attento ai valori dello spirito non c'è la secolarizzazione che viviamo noi, la chiesa è fiorente. Penso che don Benoît celebri 600 -700 battesimi ogni anno. Dopo sei sette anni di preparazione al battesimo, perchè il battesimo è solo per gli adulti dai 15 in sù. La chiesa dal punto di vista numerico è in espansione, dal punto di vista delle vocazioni invece si fa fatica.
E la frequenza alla messa? E' molto alta, le messe sono sempre molto belle, tanta gente, canti, danze. Le strutture si stanno costruendo piano piano la grande sfida è avere un clero abbastanza numeroso e abbastanza formato e solido nella sua vocazione.
E' importante sostenere questa chiesa che fa fatica a trovare operai per il vangelo. Don Benoît ha in mente di dividere la sua parrocchia che è lunga 65 chilometri e larga 30 però il vescovo frena un po' perchè sarà difficile trovare due preti. E' vero che presto andranno in missione due sacerdoti della diocesi novarese, ma sul lungo periodo è difficile se non c'è un clero locale abbastanza numeroso sostenere due parrocchie. Nur El Din Nassar, e don Fabrizio prossimi missionari porteranno la loro testimonianza il 31 dicembre nella chiesa di Villadossola e le offerte raccolte durante le messe andranno per la missione in Ciad.
Mary Borri


