VCO- 25-11-2017- Tentano di truffare una anziana, che però non ci casca e chiama la polizia: "Signora, ha diritto ad uno sconto sulla bolletta Enel; vada a prendere una bolletta che la dobbiamo controllare!". Dopo la sbrigativa premessa, i due, un ragazzo e una ragazza, giovanissimi, appena ventenni, vestiti di scuro, si erano introdotti con prepotenza nell’abitazione dell’anziana dicendole che avrebbe dovuto firmare un documento "come avevano fatto altri vicini prima di lei". Nel corso di tutto il surreale dialogo, il duo non la smetteva di canzonare l’anziana chiamandola “nonnina” e criticando il suo atteggiamento diffidente.
La donna, però, si è rifiutata da dare seguito alle richieste dei due “promotori” e (brava!) ha fatto ciò che è giusto fare in casi simili, ha chiamato la Polizia di Stato. La pattuglia che si è portata sui luoghi e raccolto le confidenze dell’anziana, ha intercettato i due giovani ancora all’interno del condominio, intenti a fare firmare contratti con i soliti metodi spicci ed ultimativi. I due, identificati per O.M, 19enne cittadina marocchina, residente in provincia di Brescia e M.B., 22enne cittadino italiano di origini tunisine, anch’egli residente nel bresciano, si sono giustificati dicendo che lavoravano da promotori per un’azienda incaricata di procacciare clienti ad una società che opera nel campo della fornitura di energia elettrica e gas naturale. Attese le circostanze in cui era maturato l’intervento, i Poliziotti arrestavano O.M. e M.B., in flagranza, per il reato di truffa e i contratti stipulati, venivano sequestrati quali fonte di prova. Dopo le formalità di rito, i due sono stati associati rispettivamente presso la Casa Circondariale di Vercelli e presso quella di Verbania".


