CRODO 27-11-17- Continuano le discussioni
e le prese di posizione sul previsto collegamento dell’Alpe Devero - Goglio con l’Alpe Veglia e San Domenico Pontecampo lanciata e sostenuta da SanDomenicoSki. Lunedì pomeriggio a Domo il neonato Comitato Tutela Devero, ha espresso un secco “No” al collegamento spiegando che la costruzione dell'impianto sarebbe in contrasto su quanto deciso dalla Regione per tutelare i siti di “rete Natura 2000” e col piano paesaggistico regionale che prevede che il monte Cazzola resti integro. Lunedì sera a Crodo si è invece svolta un’assemblea presso il foro Boario. In queste settimane la maggioranza dei pareri di esercenti e cittadini sono stati piuttosto favorevoli al progetto di collegamento, e chi non è convinto ha chiesto formalmente un nuovo incontro per ascoltare delucidazioni e dettagli sulla proposta dell’ opera, sicuramente l'intervento turistico più importante mai capitato per l’Ossola e le sue valli. Il 16 ottobre scorso c'era stata la presentazione pubblica del progetto, a cui sono seguiti diversi commenti. Andrea Malagoni della San Domenico Ski ha iniziato sottolineando come l’incontro volesse dare spazio a idee e proposte che possano integrarsi al progetto, e chiarire i diversi punti e le perplessità di ognuno al fine di condividere l’idea di progetto. E' stato spiegato che le valli Divedro ed Antigorio non sono in condizioni ottimali di “accoglimento”, e che sarebbe invece necessario creare una sinergia fra ente aree protette, amministrazioni locali e privati, con una rete di mobilità fra le due realtà, dividendo così i flussi turistici razionalizzandoli, allontanando anche i parcheggi, aumentando gli accessi alle aree, organizzandoli con strutture e servizi, per accedere a quell’indotto dato dal turismo di permanenza e non dal mordi e fuggi domenicale. La parola è poi passata al pubblico, che con molte domande e dubbi ha espresso le sue perplessità, cui ha risposto Andrea Malagoni, moderato dal giornalista della stampa Ivan Fossati, insieme al vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, al presidente della Provincia Stefano Costa e dei quattro sindaci dei comuni interessati dall’intervento. Tra le domande del pubblico le criticità delle strade provinciali e comunali di accesso ai siti, cui è stato risposto che si spera in uno sviluppo ed ampliamento delle zone più critiche, con ripristino di sentieti e zone rurali per essere godute anche dai disabili, per una pianificazione di insieme in una visione più ampia dell’area interessata. Dubbi sono stati espressi su come collegare il Bondolero con il Cazzola: “Le due creste – così Malagoni- vanno collegate con la sicurezza annessa, si valuta lo sfruttamento sciistico a confronto con l’impatto ambientale che sono oggetto di studio. Il parcheggio di Goglio, sarà sicuramente interrato, sarà pronto fra anni, ma necessariamente bisogna cambiare il modo di accogliere il turismo basandolo su 4 stagioni, ampliando soprattutto l’offerta estiva e infrastagionale. Si è chiesta la sostenibilità antropica del progetto: “La valutazione ambientale è strategica per calcolare la sostenibilità con studi professionistici, con una spesa di 400mila euro investiti fino ad ora solo per lo studio di fattibilità. Uno degli obbiettivi è la diluizione dei volumi senza però cambiare l’identità dei parchi che devono rimanere unici. Da valutare la sostenibilità nelle diverse stagioni, dato certo che durante l’estate si abbattono i costi del 50% e con una cifra media di 1000 persone al giorno spalmati sulle stagioni si può parlare di sostenibilità. Sicuramente i posti di lavoro aumenteranno su base stagionale. Bisognerà differenziare i sentieri per pedoni e bici, dedicando ad ogni disciplina strutture e servizi separati per una fruizione disciplinata e coerente”. Interessante l’intervento del rappresentante dei Gestori Rifugi Alpini dell’Ossola, che ha espresso il parere positivo a fronte di un dialogo e una comunicazione continua sullo sfondo dell’integrazione culturale del progetto stesso, lanciando l’idea di una struttura/ente divulgativa e di sensibilizzazione, di preparazione e di “controllo” a fronte degli afflussi, rendendo così i luoghi più leggibili, godibili e apprezzabili. A chiudere l’intervento di Aldo Reschigna, vice presidente della Regione che ha augurato un continuo positivo dello sviluppo del progetto, sottolineando che il tavolo di valutazione è aperto. Reschigna ha invitato a ridurre i radicalismi per superare il problemi che esistono sulla tratta SanDomenico – Devero, che necessitano comunque di altri approfondimenti facendo a meno di pregiudizi inutili, consapevoli che ci sia sullo sfondo del progetto un ritorno economico dato dall’ampliamento delle piste sciistiche e di conseguenza dell’ offerta turistica, fra tutela del paesaggio e dei Parchi e possibilità economica, in prospettiva di avere in casa un’investitore che sta sviluppando un progetto che prevede l’investimento di decine di milioni di euro. SanDomenicoSki invita tutti a scrivere ed inviare idee e proposte utili per lavorare insieme al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Manuele Dall'Ava


