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PRESEPE NOGA 14

VILLADOSSOLA – 16-01-2018 Le statue del presepe della Noga

che risalgono al 1800 hanno bisogno di restauro. E il comitato che cura il presepe della Noga conta una volta smantellato il presepe, di portarle poco alla volta in un laboratorio di restauro. Le statue sono simili a marionette sono interamente in legno, snodate nelle articolazioni, con i visi e le estremità laccate. “Sia le statue che gli abiti necessittano di essere sistemati- spiega Alessia Sarazzi – abbiamo per questo chiesto dei preventivi a diverse ditte “. Sia nella fisionomia che negli abiti i pastori e i popolani e i personaggi profani rappresentano abbastanza fedelmente la gente delle nostre montagne e si ispirano al costume locale del tempo delle costruzione delle statue. Le figure sacre, i magi il sacerdote incaricato della circoncisione e Re Erode sono invece ispirati alla foggia degli abiti dei tempi della nascita di Gesù. Le 47 statue arrivarono senza abiti e il primo compito dei villesi fu quello di rivestire le parti grezze. Il presepe è corredato dagli attrezzi agricoli e dalle armi. “Ad acquistarle a Noriberga – aggiunge Adriano Sarazzi – fu il marchese De Costar de Saint Leger che abitava alla Noga intendeva distinguere l'apparato natalizio villese dall'allestimento del presepio solitamente inscenato in Ossola. L'effetto ricercato era di dare al complesso, non una situazione stabile esclusivamente espositiva, ma un'azione teatrale mossa dalla dinamica impressa dalle esigenze della rappresentazione regolata sull'andamento del calendario liturgico".

Mary Borri