COSASCA- 25-01-2018- Si svolgeranno nello stesso
giorno delle celebrazioni del Giorno della Memoria, sabato 27 gennaio, alle ore 10,30 nella chiesa parrocchiale di Cosasca i funerali di Giovanni "Gjuagnin" Pelganta, 91 anni, ex internato in un lager nazista durante la seconda guerra mondiale. Durante il rastrellamento effettuato dai tedeschi in val Grande nel giugno del 1944 i nazisti fermarono e catturarono persino chi lavorava in una fabbrica, come Giovanni Pelganta, che a soli diciassette anni finisce a Torino e poi a Zwickau, a sud ovest di Dresda: "Bisognava filare dritto altrimenti si finiva in punizione - spiegava in un intervista pubblicata nel libro "Gli schiavi di Hitler"- la sveglia era col fischietto, chi non s'alzava subito veniva preso a botte. I più odiati dalle SS erano i russi, e subito dopo noi italiani. Il 7 ottobre ci fu un bombardamento, tutti ci buttammo nei prati, io ero insieme ai compagni Augusto Conti e Luigi Iossi, ma nel fosso in cui c'eravamo messi non ci stavamo, allora mi spostai, cadde una bomba e loro morirono abbracciati". Giovanni "Gjuagnin" Pelganta lascia la moglie Rita Delsindaco, le figlie Rosy e Piera, la sorella Natalina con le loro famiglie. Il rosario sarà recitato venerdì alle ore 20 a Cosasca.
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